IL
PORTALE WEB LEONARDO
CON UNA ARROGANZA INAUDITA E SENZA DARCI TEMPO DI RENDERCENE
CONTO CI HA CANCELLATO TRE BLOG'S, CHE INSIEME RACCOGLIEVANO PIU' DI
UN MILIONE DI VISTATORI, DA 5 ANNI ERANO CONOSCIUTI IN RETE ED ERANO
DEDICATI AL SOSTEGNO DELLA RIVOLUZIONE CUBANA,
ALLA CAMPAGNA PER LA LIBERTA' DEI CINQUE EROI
CUBANI E ALLE CAUSE INTERNAZIONALISTE
PER LA LIBERAZIONE E L'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI , QUA, IN
MAREMMA PATRIA DI BATTAGLIE PARTIGIANE NELLA RESISTENZA, NESSUNO SI
ARRENDE, ANCHE PERCHE' NESSUNO PUO' FERMARE UN'IDEA.
Questo
nuovo blog parte oggi e nei prossimi giorni
altri nuovi
torneranno in rete. "Sandino"
La
lettera che Fidel Castro ha scritto a Hugo Chávez :
“Caro
Hugo, oggi pomeriggio ti ho sentito parlare a Guárico, una sorpresa
totale, perchè pensavo che lo avresti fatto a Barinas; una
buona tattica, il fattore sorpresa, sconcerta l’alleanza, da non
sottostimare per niente, degli yanquee e degli oligarchi in
Venezuela.
Ho
saputo così per questa via che tra dieci giorni compirai 58 anni.
Avevo dei dubbi sul numero esatto che avresti compiuto, pensavo che
forse erano 59, ma comunque, in questa giornata non ti farò gli
auguri per il tuo 58º anniversario, dato che da adesso lo faccio con
l’invariabile e sincero affetto di sempre.
Credo
che io, già vecchio, ho fatto cose che molte persone attribuivano
semplicemente alla mia gioventù e certamente è una vergogna che io
abbia perso tanto tempo al termine del liceo, con un anno in più che
facevano dodici, e avevo già compiuto 19 anni e non avevo
nemmeno una nozione della disciplina e dell’esperienza militare. Tu
invece ti eri già laureato come ufficiale dell’Accademia Militare.
Menomale
che i mediocri politici borghesi del Venezuela ammettevano che un
cittadino, nonostante la sua condizione sociale e la sua origine
etnica, poteva essere guardiano dell’ordine oligarchico e credevano
che il denaro, gli onori e l’interesse personale avrebbero prevalso
nelle istituzioni militari di un paese latinoamericano.
Durante
quasi 200 anni hanno congelato i sogni del Liberatore, che stavolta
hanno ripreso la loro vigenza piena solo 210 anni dopo, quando già
il più poderoso impero era padrone del mondo.
Io
avevo ventisei anni quando avvenne il colpo militare pro yankee di
Batista, e partendo solo dalle idee, operai per un anno,
quattro mesi e 16 giorni nell’organizzare, addestrare e armarei
giovani patrioti che attaccarono le caserme di Santiago
di Cuba e di Bayamo.
Quando
tu avevi la stessa età, avevi già un livello di conoscenze militari
e politiche, soprattutto quelle che derivavano dalle idee di
Miranda, di Bolívar e di tutta una generazione di patrioti che
scrissero una delle più brillanti storie del pianeta a favore della
libertà e la giustizia per i popoli oppressi.
Mi
stupisce come anche oggi continuiamo ad apprendere da loro,
specialmente tu che rappresenti il popolo bolivariano in questo
momento singolare della sua storia.
58
anni non sono niente, Hugo, io che ne ho quasi 28 di più, e ho
vissuto una parte importante degli ultimi 100 anni, posso
testimoniare quello che significa il tempo in questa epoca.
Un
onore speciale lo merita il popolo venezuelano per la sua
immensa capacità di comprendere la sfida che con te porta avanti.
Non
importa se i miei messaggi si accumulano: forse un giorno avranno un
determinato valore come testimonianza di questa epoca singolare che i
due popoli, oso dire il nostro unico popolo, quello di Bolívar e
Martí, sta vivendo.
Hasta
la victoria Siempre!
Fidel
Castro - 18 luglio del 2012
Ore
21.14. (Pagina web del governo del Venezuela/ Traduzione Gioia
Minuti)
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