Intellettuali del mondo
esprimono la loro indignazione per l’affronto a Evo Morales
esprimono la loro indignazione per l’affronto a Evo Morales
La Rete degli Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanità, capitolo
Bolivia, ha espresso la sua indignazione di fronte all’tentato perpetrato
nel pomeriggio di martedì 2 luglio contro il presidente Evo Morales.
Hanno assicurato che questa azione di violenza è stata pianificata dagli Stati
Uniti con chiara complicità dei vari Stati europei.
Per gli intellettuali, negare il passaggio nello spazio aereo o di
fare uso del diritto di un controllo tecnico dell’aereo FAB.001 del presidente
dello Stato Plurinazionale della Bolivia da parte di alcuni paesi europei, non
solo è un offesa contro il primo presidente indigeno dell’America Latina, ma
anche contro il processo d’integrazione e costruzione della Patria Grande.
Inoltre hanno assicurato che la Patria Grande sta recuperando la sua
sovranità e lasciando in dietro la sua condizione di cortile posteriore degli
Stati Uniti.
La vile e criminale aggressione contro Evo Morales è un segnale di minaccia
di quanto l’imperialismo è disposto a fare per eliminare i presidenti e i
popoli indigeni dell’America Latina, per distruggere la dignità e la sovranità
recuperate e per riprendersi le nostre ricchezze naturali, hanno sottolineato.
Gli intellettuali e gli artisti hanno incitato i loro popoli, i
governi dell’America Latina e dell’Europa che soffrono per la prepotenza delle
loro cupole politiche ed economiche, a denunciare e condannare questo
atteggiamento neocoloniale della Spagna, Francia, Portogallo e Italia, colonie
di una potenza decadente Già non è tempo d’imperi o di colonie, ma è tempo di
popoli e di dignità.
La rete ha anche considerato che Morales è un chiaro esempio di come si
possono costruire processi di cambio a favore dell maggioranze popolari da
posizioni chiaramente anticolonialiste e antimperialiste.
È stato ricordato che il capo dello Stato della Bolivia ha
affrontato l’Amministrazione
di Compimento delle Leggi sulle Droghe, DEA in inglese, ha espulso l’ambasciatore
degli Stati Uniti e l’Agenzia degli USA per lo Sviluppo Internazionale, USAID.
Nella notte di martedì 2, il vicepresidente boliviano, Álvaro
García Linera, ha mandato un messaggio alla nazione nel quale ha avvisato il
mondo che il presidente era stato sequestrato dall’imperialismo, dopo che vari
paesi dell’Europa gli avevano proibito il passaggio sul loro territorio.
Evo Morales ha denunciato che il sequestro del suo aereo in terre europee
risponde ad una politica imperiale che vuole intimorire e minacciare tutti quei
paesi e governi che pensano in modo differente e non si arrendono agli
interessi egemonici.
Il presidente ha considerato assurdo che alcuni governi dell’Europa
credessero che trasportava a bordo del suo aereo l’ex tecnico della CIA, Edward
Snowden.
"Snowden non è un giocattolo, nè un oggetto che si porta via! È una
persona!” ha segnalato ancora Morales.
(Cubasí/ Traduzione Granma Int.)
Foto da internet inserite da autore blog corrente
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