venerdì 5 luglio 2013

Intellettuali del mondo esprimono la loro indignazione per l’affronto a Evo Morales


Intellettuali del mondo
esprimono la loro indignazione per l’affronto a Evo Morales

La Rete degli Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanità, capitolo Bolivia, ha  espresso la sua indignazione di fronte all’tentato perpetrato nel pomeriggio di martedì 2 luglio contro il  presidente Evo Morales. Hanno assicurato che questa azione di violenza è stata pianificata dagli Stati Uniti con chiara complicità dei vari Stati europei.
Per gli intellettuali, negare il passaggio nello spazio aereo  o di fare uso del diritto di un controllo tecnico dell’aereo FAB.001 del presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia da parte di alcuni paesi europei, non solo è un offesa contro il primo presidente indigeno dell’America Latina, ma anche contro il processo d’integrazione e costruzione della Patria Grande.
Inoltre hanno assicurato che la Patria Grande sta recuperando la sua sovranità e lasciando in dietro la sua condizione di cortile posteriore degli Stati Uniti.
La vile e criminale aggressione contro Evo Morales è un segnale di minaccia di quanto l’imperialismo è disposto a fare per eliminare i presidenti e i popoli indigeni dell’America Latina, per distruggere la dignità e la sovranità recuperate e per riprendersi le nostre ricchezze naturali, hanno sottolineato.
Gli intellettuali e gli artisti hanno incitato i loro popoli,  i governi dell’America Latina e dell’Europa che soffrono per la prepotenza delle loro cupole politiche ed economiche, a denunciare e condannare questo atteggiamento neocoloniale della Spagna, Francia, Portogallo e Italia, colonie di una potenza decadente Già non è tempo d’imperi o di colonie, ma è tempo di popoli e di dignità.
La rete ha anche considerato che Morales è un chiaro esempio di come si possono costruire processi di cambio a favore dell maggioranze popolari da posizioni chiaramente anticolonialiste e antimperialiste.
È stato ricordato che il capo dello Stato della Bolivia ha
affrontato l’Amministrazione di Compimento delle Leggi sulle Droghe, DEA in inglese, ha espulso l’ambasciatore degli Stati Uniti e l’Agenzia degli USA per lo Sviluppo Internazionale, USAID.
Nella notte di martedì 2,  il  vicepresidente boliviano, Álvaro García Linera, ha mandato un messaggio alla nazione nel quale ha avvisato il mondo che il presidente era stato sequestrato dall’imperialismo, dopo che vari paesi dell’Europa gli avevano proibito il passaggio sul loro territorio.
Evo Morales ha denunciato che il sequestro del suo aereo in terre europee risponde ad una politica imperiale che vuole intimorire e minacciare tutti quei paesi e governi che pensano in modo differente e non si arrendono  agli interessi egemonici.
Il presidente ha considerato assurdo che alcuni governi dell’Europa credessero che trasportava a bordo del suo aereo l’ex tecnico della CIA, Edward Snowden.
"Snowden non è un giocattolo, nè un oggetto che si porta via! È una persona!” ha segnalato ancora Morales.
(Cubasí/ Traduzione Granma Int.)

Foto da internet  inserite da autore blog corrente

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