La
Federazione Sindacale Mondiale denuncia l'intervento imperialista in
Mali
La
Federazione Sindacale Mondiale [FSM] denuncia con forza l'intervento
militare dei governo "socialista" francese di Francois
Hollande in Mali, con il sostegno delle altre forze imperialiste,
usando come pretesto l'intensificarsi del conflitto tra l'esercito
del Mali e le organizzazioni militanti che paiono combattere per
l'indipendenza del nord del Mali nell'Azawad.
L'intervento
militare è stato presentato come una risposta alla richiesta del
presidente del Mali, Dioncounda Traoré, nominato [in sostituzione
del deposto Amadou Toumani Touré] dopo il golpe militare del marzo
scorso.
A
questa operazione militare condotta dalla Francia nella sua ex
colonia si sono uniti la Gran Bretagna, la Germania e l'Unione
Europea, così come gli Stati Uniti, il Canada e l'ECOWAS [Comunità
economica degli Stati dell'Africa Occidentale], i quali hanno già
provveduto all'invio in Mali di truppe e di forza aerea e fornito il
loro sostegno secondo la risoluzione di dicembre del Consiglio di
sicurezza dell'ONU.
Dopo
il genocidio in Ruanda e la distruzione della Libia, la Francia
continua ad usare le basi militari che mantiene in Africa per
rafforzare il suo ruolo nella competizione inter-imperialistica e per
servire gli interessi dei propri gruppi monopolistici che
saccheggiano le risorse che producono ricchezza (oro, uranio, ecc.)
Questo
conflitto, orchestrato tra tutti i belligeranti, è un altro
sanguinoso spettacolo nel continente africano ferito, con un pesante
tributo imposto ai popoli africani. Ha l'obiettivo di tutelare gli
interessi francesi nelle miniere di uranio presenti nelle aree tuareg
della regione occidentale africana, la concorrenza
inter-imperialistica per il controllo delle risorse del Mali e il
collocamento di governi fantoccio nei paesi africani al servizio
delle principali forze imperialiste.
La
Federazione Sindacale Mondiale, in solidarietà con i lavoratori e la
popolazione povera del Mali e dei paesi dell'Africa occidentale,
denuncia a gran voce l'accresciuta aggressività delle forze
imperialiste nella regione, danneggiando ulteriormente le già
difficili condizioni di vita dei popoli che la abitano, e che mira a
mantenere e accrescere il saccheggio di risorse che appartengono e
che devono essere utilizzate per le necessità popolari.
Sollecitiamo
infine le federazioni sindacali, in primo luogo quelle dei paesi
belligeranti, a denunciare e agire contro la partecipazione dei loro
governi a questa guerra. La posizione di ogni sindacato sul tema
della guerra imperialista è fondamentale e costituisce una
discriminante nel giudizio sul tipo di organizzazione sindacale che
rappresenta. I lavoratori dei paesi imperialisti devono esprimere la
propria solidarietà internazionalista ai loro fratelli negli altri
paesi
The WFTU denounces the imperialist intervention in Mali
25
January 2013
The
World Federation of Trade Unions strongly denounces the military
intervention of the French “socialist” government of Francois
Hollande in Mali with the support of other imperialist forces, using
as pretext the intensification of the conflicts between the Malian
army and the militant organizations that are appearing to be fighting
for the independence of Northern Mali in Azawad.
The
military intervention was presented as a response to the request of
the Malian President, Dioncounda Traore; the President who was
appointed in his position after the military coup of last March.
This
French-led military operation in its former colony has been joint by
Britain, Germany and the European Union, as well as USA, Canada and
ECOWAS, all of whom have already been sending troops and airforce to
Mali and have been providing their support according to the December
resolution of the United Nations Security Council.
After
the genocide in Rwanda and the demolition of Libya, France continues
to use the military bases it maintains in Africa in order to
strengthen its role in the inter-imperialist competition and to serve
the interests of its monopoly groups who are plundering the
wealth-producing resources (gold, uranium etc.).
This
orchestrated conflict between all the belligerents is another bloody
show in the wounded African Continent, with the African people paying
a heavy toll, aiming for the protection of the French interests in
the uranium mines found in Tuareg areas of the West-African Region,
the inter-imperialist competition for the control of the
wealth-producing resources of Mali and the placement of
puppet-governments in the African countries serving the leading
imperialist forces.
The
World Federation of Trade Unions in solidarity with the working
people and the poor people of Mali and the West-African countries is
strongly denouncing the intensifying aggressiveness of the
imperialist forces in the region that are further deteriorating the
already difficult living conditions of the people in the region and
are aiming for the maintaining and enhancing of the plundering of the
wealth-producing resources which belong and should be used for the
people’s needs.
Finally
we call upon the trade union federations, first and foremost, of the
belligerent countries to denounce and act against the participation
of their governments to this warfare. The position of each trade
union on the issue of imperialist wars is crucial and constitutes a
criterion of what type of trade union organization it is. The workers
of the imperialist countries must express their international
solidarity with their brothers in other countries.
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