Bashar al Assad è un mostro? È un criminale che fa uccidere dal suo
esercito civili innocenti? Questa almeno è l’immagine che traspare sui media
occidentali del presidente siriano. Ma basta consultare qualche fonte
indipendente per vedere una realtà molto diversa: massacri attribuiti al leader
alawita mai provati, fotografie false di cadaveri scattate da giornalisti
embedded, filmati di distruzioni di interi quartieri o di ospedali costruiti ad
hoc per demonizzare il capo della Siria. Dietro alle violenze disumane di Daraa
o della Ghouta Orientale o ai barili bomba si è scoperto spesso che vi sono
gruppi islamisti – dall’ISIS ad Al-Qaeda, dai Fratelli Musulmani a Jabhat
al-Nusra – finanziati copiosamente dalle monarchie saudite del Golfo a sua
volta sostenute dagli Usa e dai suoi alleati. Perché Washington vuole il
collasso di uno stato laico e riformista, con un presidente appoggiato dal 70%
del suo popolo, in un’area dominata dall’integralismo e settarismo mussulmano?
Per realizzare il disegno di un “Nuovo Medio Oriente” che prevede
l’eliminazione dell’Asse della Resistenza – Iran, Siria, Hezbollah e
palestinesi – e il controllo americano e wahhabita di tutta la regione…
“La guerra sporca contro la Siria ha fatto affidamento su un livello di
disinformazione di massa mai visto a memoria d’uomo”, dice all’inizio del suo
saggio Tim Anderson, svelando da subito la sua tesi: la manipolazione delle
fonti. La sporca guerra contro la Siria non è tanto una
ricostruzione storica del conflitto scoppiato nel 2011, piuttosto una minuziosa
analisi critica di come i media abbiano deliberatamente alterato la realtà.
Nessuno si salva da tale indagine: né la stampa occidentale, né i
reporter embedded operanti sul fronte bellico, definiti da
Anderson “cani da guardia” delle grandi potenze, né le ONG considerate delle
succursali del Pentagono. Il ricercatore australiano punta il dito contro la
logica neo imperialista della Casa Bianca volta, anche a costo di migliaia di
vite umane, a destabilizzare, con l’aiuto dell’Arabia Saudita e del Qatar e
l’utilizzo di eserciti per procura (dai jihadisti al sedicente Esercito Libero
Siriano) il Medio Oriente per poterlo controllare a suo uso e consumo. Questo
libro è la dimostrazione di come ormai si viva in un magmatico e pericoloso
sistema di post democrazia e di false flag, dove la verità è
occultata se non addirittura capovolta.
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