La Rivoluzione bolivariana sulla tomba di Gramsci
Por
eso, es que voy a valerme del pensamiento, de algunas de las ideas de
ese gran pensador revolucionario italiano, Antonio Gramsci, para
hacer una reflexión sobre el momento que estamos viviendo. Una
verdadera crisis histórica ocurre cuando hay algo que está muriendo
pero no termina de morir y al mismo tiempo hay algo que está
naciendo pero tampoco termina de nacer. En el tiempo y en espacio
donde esto ocurre, ahí se presenta una auténtica crisis orgánica,
crisis histórica, crisis total”. “Aquí en Venezuela no lo
olvidemos, desde hace varios años estamos en una verdadera crisis
orgánica, una verdadera crisis gramsciana, una crisis histórica. Lo
que está muriendo se niega a morir y todavía no termina de morir y
lo que está naciendo tampoco ha terminado de nacer. Estamos en el
epicentro de la crisis, buena parte de los años por venir formarán
parte de esa crisis histórica hasta que no muera definitivamente la
IV República y nazca plenamente la V, la República socialista y
bolivariana de Venezuela. (Hugo
Chávez)
Fonte:
Cubadebate
Roma,
17giu2013
Il
presidente Nicolas Maduro ha affermato oggi che “la Rivoluzione
venezuelana ha un progetto storico e chiaro, sa verso dove va ed
appartiene ad un popolo cosciente delle minacce e delle sfide”.
In
un incontro con i movimenti sociali a Roma,
Nicolás Maduro ha
affermato che la Rivoluzione possiede inoltre la forza dei secoli,
l’etica politica della trasparenza, l’onestà, l’umiltà e
l’impegno giurato con la storia e con il popolo.
“La
nostra Rivoluzione è in buone mani, quelle dei figli autentici del
Comandante di Acciaio, Hugo Chávez, e nelle mani di un popolo che ha
saputo affrontare le tensioni che si creano quando facciamo una
Rivoluzione Socialista in questi tempi”, ha risaltato.
L’omaggio
alla Memoria sulla tomba di Antonio Gramsci
Il
Presidente ha osservato che “Chávez è stato il bolivariano più
grande che sia mai esistito in America, e lo sarà negli anni e nei
secoli a venire”.
“Gli
interessi imperiali l’hanno perseguito fino all’ultimo momento
della sua vita, non lo hanno mai lasciato riposare, ma non hanno
potuto sconfiggerlo, e neanche sono riusciti ad evitare la vittoria
bolivariana nelle elezioni presidenziali del 14 aprile scorso”, ha
affermato.
Inoltre,
ha sottolineato che non potranno neanche distruggere il valoroso
progetto rivoluzionario del Socialismo del secolo XXI, che si è
alzato dal Venezuela, perché in lui ci sono la speranza e la forza
del popolo.
Il
Presidente ha dichiarato che la morte di Chávez è stata una
tragedia storica che il popolo ha affrontato con dolore, lacrime e
coscienza, mentre ha assicurato che ora i suoi figli sono più leali
alle sue idee, al suo esempio ed al sogno di Patria socialista,
grande ed umana.
Ha
anche denunciato che nella nazione latinoamericana hanno scoperto un
seme della destra fascista che cerca di infettare la società, ma che
sarà combattuto senza pietà.
La
controrivoluzione venezuelana, ha sottolineato, è avvicinata verso
un’opposizione di destra diretta da un nucleo fascista e
profondamente vincolato ai settori più retrogradi, conservatori e
cospiratori dell’elite imperiale statunitense ed al capitale
finanziario.
“Per
noi la vittoria sui fascisti significa ottenere la pace, la stabilità
e la prosperità con il lavoro”, ha concluso.
[traduzione
di Ida Garberi]
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