mercoledì 19 giugno 2013

La Rivoluzione bolivariana sulla tomba di Gramsci


La Rivoluzione bolivariana sulla tomba di Gramsci

Por eso, es que voy a valerme del pensamiento, de algunas de las ideas de ese gran pensador revolucionario italiano, Antonio Gramsci, para hacer una reflexión sobre el momento que estamos viviendo. Una verdadera crisis histórica ocurre cuando hay algo que está muriendo pero no termina de morir y al mismo tiempo hay algo que está naciendo pero tampoco termina de nacer. En el tiempo y en espacio donde esto ocurre, ahí se presenta una auténtica crisis orgánica, crisis histórica, crisis total”. “Aquí en Venezuela no lo olvidemos, desde hace varios años estamos en una verdadera crisis orgánica, una verdadera crisis gramsciana, una crisis histórica. Lo que está muriendo se niega a morir y todavía no termina de morir y lo que está naciendo tampoco ha terminado de nacer. Estamos en el epicentro de la crisis, buena parte de los años por venir formarán parte de esa crisis histórica hasta que no muera definitivamente la IV República y nazca plenamente la V, la República socialista y bolivariana de Venezuela. (Hugo Chávez)
Fonte: Cubadebate
Roma, 17giu2013
Il presidente Nicolas Maduro ha affermato oggi che “la Rivoluzione venezuelana ha un progetto storico e chiaro, sa verso dove va ed appartiene ad un popolo cosciente delle minacce e delle sfide”.
In un incontro con i movimenti sociali a Roma,
Nicolás Maduro ha affermato che la Rivoluzione possiede inoltre la forza dei secoli, l’etica politica della trasparenza, l’onestà, l’umiltà e l’impegno giurato con la storia e con il popolo.
La nostra Rivoluzione è in buone mani, quelle dei figli autentici del Comandante di Acciaio, Hugo Chávez, e nelle mani di un popolo che ha saputo affrontare le tensioni che si creano quando facciamo una Rivoluzione Socialista in questi tempi”, ha risaltato.
L’omaggio alla Memoria sulla tomba di Antonio Gramsci
Il Presidente ha osservato che “Chávez è stato il bolivariano più grande che sia mai esistito in America, e lo sarà negli anni e nei secoli a venire”.
Gli interessi imperiali l’hanno perseguito fino all’ultimo momento della sua vita, non lo hanno mai lasciato riposare, ma non hanno potuto sconfiggerlo, e neanche sono riusciti ad evitare la vittoria bolivariana nelle elezioni presidenziali del 14 aprile scorso”, ha affermato.
Inoltre, ha sottolineato che non potranno neanche distruggere il valoroso progetto rivoluzionario del Socialismo del secolo XXI, che si è alzato dal Venezuela, perché in lui ci sono la speranza e la forza del popolo.
Il Presidente ha dichiarato che la morte di Chávez è stata una tragedia storica che il popolo ha affrontato con dolore, lacrime e coscienza, mentre ha assicurato che ora i suoi figli sono più leali alle sue idee, al suo esempio ed al sogno di Patria socialista, grande ed umana.
Ha anche denunciato che nella nazione latinoamericana hanno scoperto un seme della destra fascista che cerca di infettare la società, ma che sarà combattuto senza pietà.
La controrivoluzione venezuelana, ha sottolineato, è avvicinata verso un’opposizione di destra diretta da un nucleo fascista e profondamente vincolato ai settori più retrogradi, conservatori e cospiratori dell’elite imperiale statunitense ed al capitale finanziario.
Per noi la vittoria sui fascisti significa ottenere la pace, la stabilità e la prosperità con il lavoro”, ha concluso.
[traduzione di Ida Garberi]


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