martedì 23 settembre 2014

Venezuela: rinnovazione per il cambiamento (PL)



Mario Esquivel*  
 
Gli aggiustamenti nel gruppo di governo venezuelano, tanto nella struttura del gabinetto come negli addetti delle diverse responsabilità, sono stati fatti per un processo di rinnovazione che implica inoltre correzioni durante il tragitto verso la trasformazione rivoluzionaria dello Stato. 

Per il giornalista ed ex vicepresidente venezuelano Josè Vicente Rangel, i cambiamenti si orientano verso un maggiore dinamismo nella gestione pubblica, lontano dalla burocrazia e dalla routine.  

Negli aggiustamenti, ha detto, si assume la territorialità come questione basilare per dare coesione al paese e facilitare il lavoro del governo, col quale lo stato può estendere le sue facilitazioni in termini uguali e giusti.
  
Le azioni concretate dal presidente della Repubblica, Nicolas Maduro, arrivano dopo un processo di diagnosi dove sono intervenuti il gabinetto ministeriale e quei funzionari con responsabilità, fatto che ha rivelato l'esistenza di resti dello Stato borghese, del burocratismo e della corruzione.  

Alcuni dei risultati hanno portato a prendere decisioni importanti, che devono organizzare le distinte dimensioni del Governo, ha affermato il Presidente.  

Le misure adottate hanno portato alla fusione di vari portafogli, prendendo in considerazione interessi specifici nella loro attività, come è il caso di quelle di Sport e Gioventù, ora nelle mani del titolare della prima di esse, Antonio Alvarez, confermato nella nomina.  

Inoltre, si sono aggiunte in questa modalità quelle di Educazione Universitaria e Scienza, Tecnologia ed Innovazione, come Abitazione e Habitat ed Ambiente.  

Insieme a ciò, Maduro ha disposto la conformazione delle vicepresidenze di Sicurezza e Sovranità Alimentare, e di Pianificazione e Conoscenza, che si sommano a quelle di Economia e Finanze, Sviluppo Sociale e delle Missioni, Sovranità Politica e Sviluppo Territoriale.  

In maniera addizionale, ha creato l'Autorità Unica Nazionale dei Tramiti e Permessi, prendendo in considerazione che il processo di revisione ha denunciato l'esistenza di almeno quattro mila 500 procedimenti burocratici che frenano le diverse attività.  

Tutto ciò risponde alla necessità di semplificare i processi e l'esecuzione delle politiche di governo.  

Rangel ha aggiunto che comincia lo sviluppo a fondo di un modello comunale per fare realtà la partecipazione del popolo nella presa di decisioni e l'esecuzione delle stesse.  

Nuove figure sono sorte per i ministeri di Agricoltura e Terre, Petrolio e Settore minerario, Alimentazione, Commercio, Comuni, Cultura, Salute, Trasporto Acquatico ed Aereo e Relazioni Estere.

In questo contesto, il dignitario ha anticipato che la rifondazione del governo si appoggerà inoltre su cinque grandi rivoluzioni, tra queste l'economica e quelle della conoscenza, missioni socialiste, politica dello Stato e costruzione del socialismo nell’ambito territoriale.  


La strategia del governo venezuelano per la trasformazione dello Stato, diretta a consolidare il nuovo modello sociale nel paese, conta anche sulle strutture del potere popolare, come elemento essenziale della sua esecuzione.  

D’accordo con le azioni previste dalle autorità, questi meccanismi avranno maggiore partecipazione diretta e permanente nella presa delle decisioni.
  
Maduro ha aggiunto che la via per avanzare in questa direzione contempla nuove istituzioni, come il Consiglio Presidenziale del Governo Popolare, conformato per rappresentanti di ogni settore che integra la società. 
 
Mentre, le prime decisioni nell'ambito finanziario hanno portato alla creazione del Fondo Speciale per l'Offensiva Economica che si è attivato con 500 milioni di dollari e tre mila milioni di bolivar (476 milioni di dollari).  

Inoltre, si sono destinati 15 mila milioni di bolivar (due mila 380 milioni di dollari) in linee di credito per imprese di manifattura, da distribuire mediante il Sistema della Banca Pubblica.  

In questo contesto, Maduro ha disposto il rilancio del Fondo Bicentenario dell'Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (Alba)-Mercato Comune del Sud (Mercosur).  

Inoltre, si aggiunge la creazione di un conto unico, denominato Fondo Strategico di Riserve nella Banca Centrale del Venezuela (BCV), che si è attivato con 750 milioni di dollari.

  
*corrispondente di Prensa Latina in Venezuela 


mercoledì 17 settembre 2014

16/18 Settembre 32° anniversario di Sabra e Shatila, la strage degli innocenti che non possiamo dimenticare

صبرا وشاتيلا، مجزرة المدنيين الابرياء العزل، التي لا يمكن نسيانها 

Sabra y Chatila, la masacre de inocentes que no podemos olvidar



Il 16 settembre ricorre il 32° anniversario dei massacri dei campi palestinesi di Beirut di Sabra e Shatila. Quando le forze fasciste libanesi (i falangisti) sotto il controllo e la diretta direzione del ministro della Difesa israeliano, Ariel Sharon, entrarono nei campi e per intere lunghe 40 ore fecero una dei più atroci e orrendi massacri della storia umana. Più di 3.000 cadaveri mutilati, dilaniati, stuprati, lasciati marcire al sole. Bambini, donne e anziani, vengono barbaramente uccisi e sepolti in fosse comuni o trasportati sui camion autorizzati dal comando diretto di Sharon.

L'orrendo massacro fu compiuto dopo l'uscita delle forze dell'Olp di Yasser Arafat, (dopo 88 giorni di eroica resistenza contro l'esercito invasore israeliano entrato in Libano il 4 giugno 1982) e la ritirata prematura della forza di pace internazionale (francesi, italiani e americani) che doveva garantire la sicurezza dei campi di Beirut.


L'8 febbraio 1983 Ariel Sharon fu costretto alle dimissione da Ministro della Difesa del governo di Menahim Begin, sulla base della condanna della Commissione israeliana di indagine Kahan, condanna che poteva anche essere confermata nel giugno 2001, dalla Corte di Cassazione Belga per i crimini di guerra e contro l'umanità, ma che per l'assenza del testimone chiave del primo responsabile materiale dell'eccidio, il falangista libanese Elie Hobeika, ucciso a Beirut in un strano attentato il giorno prima della sua testimonianza contro Ariel Sharon (il 24/1/2002), non fu confermata, appunto.


Oggi e dopo 30 anni, il popolo palestinese continua ad aspettare giustizia e una giusta condanna per i carnefici. La verità non ha bisogno di tribunali e di giudizi, perché la verità è chiara, scritta e visibile anche per chi come l'Onu e la Comunità internazionale dopo sessantasei anni non riescono e non vogliono trovare una soluzione giusta, equa e duratura del conflitto arabo-israeliano.


Non esiste pace senza giustizia, come non esiste la Palestina senza  Gerusalemme.


"Il mio popolo ha sette vite,ogni volta che muore rinasce più giovane e bello", il grande poeta palestinese Mahmoud Darwish.

Yousef Salman  Mezza luna rossa al microfono nel dibattito antimperialista promosso dal PRC Piombino/Elba

Dr. Yousef Salman
Segretario di Al Fatah
Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia

cell.: 347.9013013
y_salman@tiscali.it

YOUSEF SALMAN il 29 agosto è stato presente al dibattito “basta aggressioni imperialiste USA/Sioniste” alla festa di Liberazione Della federazione PRC Piombino/eElba,





martedì 16 settembre 2014

GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA LIBERAZIONE DEI CINQUE "
Si estende il reclamo"


25 cooperanti della Brigata Medica cubana hanno scalato il vulcano Chimborazo per ricordare da questa cima l’ingiusto processo politico e manipolato e per esigere la liberazione dei tre antiterroristi ancora prigionieri.


AMAYA SABORIT ALFONSO/ FOTO: CORTESÍA DELLA BRIGATA MEDICA CUBANA
Sedici anni sono troppi: non un minuto di più! Questo è il reclamo che giunge da vari luoghi del mondo e che si è fatto sentire anche ieri, lunedì 15, a favore della causa cubana.
La Brigata Medica Cubana in Ecuador ha raggiunto la cima del vulcano Chimborazo, come mostra di solidarietà con i Cinque, nel mezzo della Campagna Internazionale per la liberazione dei Cinque, a 16 anni dalla loro reclusione.
Oggi non è più un piccolo gruppo di persone che dirige gli sforzi per la liberazione definitiva degli antiterroristi  cubani.
Il reclamo si estende e da vari continenti si uniscono gli sforzi per esigere la pronta liberazione di Antonio, Ramón e Gerardo.
Dal Messico, come parte della Giornata di Solidarietà per la Liberazione dei Cinque e contro il Terrorismo, i membri del Partito della Rivoluzione Democratica - PRD - di questo paese hanno riaffermato la loro posizione a proposito di questa causa, mentre in Giappone i membri dell’Associazione Internazionale degli Avvocati Democratici, ha espresso a Tokio il suo impegno con la causa cubana.
Una lettera indirizzata a Barack Obama, del Consiglio dei Direttori Permanenti dell’ Associazione d’Amicizia Giappone – Cuba, è stata una delle azioni che si sono sommate alla Giornata Internazionale, che durerà sino al 6 ottobre.
I rappresentanti dei movimenti sociali e i deputati venezuelani si sono uniti al reclamo da Caracas, dove hanno reclamato la pronta liberazione degli antiterroristi. A Georgetown, in Guyana, sono state realizzate alcune azioni di reclamo per la libertà dei tre cubani ancora reclusi, sono state spedite lettere  al presidente nordamericano, ed è stato presentato un documentario sulla commissione d’investigazione che ha operato a Londra.
Inoltre sono stati distribuiti volantini sul caso.(Traduzione GM)