صبرا وشاتيلا، مجزرة المدنيين الابرياء العزل، التي لا يمكن نسيانها
Sabra y
Chatila, la masacre de inocentes que no podemos olvidar
Il 16 settembre ricorre il
32° anniversario dei massacri dei campi palestinesi di Beirut di Sabra e Shatila.
Quando le forze fasciste libanesi (i falangisti) sotto il controllo e la
diretta direzione del ministro della Difesa israeliano, Ariel Sharon, entrarono
nei campi e per intere lunghe 40 ore fecero una dei più atroci e orrendi
massacri della storia umana. Più di 3.000 cadaveri mutilati, dilaniati,
stuprati, lasciati marcire al sole. Bambini, donne e anziani, vengono
barbaramente uccisi e sepolti in fosse comuni o trasportati sui camion
autorizzati dal comando diretto di Sharon.
L'orrendo massacro fu compiuto dopo l'uscita delle forze dell'Olp di Yasser
Arafat, (dopo 88 giorni di eroica resistenza contro l'esercito invasore
israeliano entrato in Libano il 4 giugno 1982) e la ritirata prematura della
forza di pace internazionale (francesi, italiani e americani) che doveva
garantire la sicurezza dei campi di Beirut.
L'8 febbraio 1983 Ariel Sharon fu costretto alle dimissione da Ministro della
Difesa del governo di Menahim Begin, sulla base della condanna della
Commissione israeliana di indagine Kahan, condanna che poteva anche essere
confermata nel giugno 2001, dalla Corte di Cassazione Belga per i crimini di
guerra e contro l'umanità, ma che per l'assenza del testimone chiave del primo
responsabile materiale dell'eccidio, il falangista libanese Elie Hobeika,
ucciso a Beirut in un strano attentato il giorno prima della sua testimonianza
contro Ariel Sharon (il 24/1/2002), non fu confermata, appunto.
Oggi e dopo 30 anni, il popolo palestinese continua ad aspettare giustizia e
una giusta condanna per i carnefici. La verità non ha bisogno di tribunali e di
giudizi, perché la verità è chiara, scritta e visibile anche per chi come l'Onu
e la Comunità internazionale dopo sessantasei anni non riescono e non vogliono
trovare una soluzione giusta, equa e duratura del conflitto arabo-israeliano.
Non esiste pace senza giustizia, come non esiste la Palestina senza
Gerusalemme.
"Il mio popolo ha sette vite,ogni volta che muore rinasce più giovane
e bello", il grande poeta palestinese Mahmoud Darwish.
Yousef Salman Mezza luna rossa al microfono nel dibattito antimperialista promosso dal PRC Piombino/Elba |
Dr. Yousef Salman
Segretario di Al Fatah
Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia
cell.: 347.9013013
y_salman@tiscali.it
YOUSEF SALMAN il 29 agosto
è stato presente al dibattito “basta aggressioni imperialiste USA/Sioniste”
alla festa di Liberazione Della federazione PRC Piombino/eElba,
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