martedì 12 gennaio 2016

La opposizione boliviana è finanziata dagli USA, assicura il vice presidente Garcia Linera / Bolivia preparada para encarar campañas de la oposición.


Conferenza stampa del Vicepresidente Boliviano Alvaro Garcia Linera

La Paz 11 gennaio il Vicepresidente Alvaro Garcia Linera ha affermato che la  Bolivia è preparata per affrontare le campagne dell'opposizione focalizzate a screditare i risultati raggiunti dal governo del Presidente Evo Morales.
“Io considero che il il regresso  politico della sinistra in Venezuela e l'Argentina non avrà influenza qua sul referendum, perché a differenza di quelle nazioni, la Bolivia ha una posizione  differente in distinti temi che la fortifica davanti all'opposizione',  ha assicurato  il  vice capo di Stato.

 García Linera  ha continuato spiegando che tutti i paesi hanno le loro caratteristiche, e che questo può  ripercuotersi  solo sullo stato di animo dell'opposizione boliviana, ma non nella sua intelligenza e molto meno per il consolidamento di un processo di cambio.

“Loro – della opposizione - si vedono impotenti davanti alla forza della Rivoluzione Democratica e Culturale del nostro governo,  e visto  che  non possono vincere  qua vanno in Venezuela  e in Argentina a festeggiare"……..

A giudizio del vicepresidente, l'opposizione al governo del Presidente Evo Morales è finanziata dagli Stati Uniti.

Abbiamo informazione che ex autorità boliviane viaggiano negli Stati Uniti e non precisamente per fare turismo,  bensì per riunirsi con membri del Dipartimento di Stato che finanziano le loro  azioni', ha evidenziato García Linera.
Ha aggiunto  che dopo tali individui arrivano qua , rimangono con più della metà del denaro, ed il resto lo prendono per fare politica.

Per esempio, ha detto , "la campagna per il No, siamo convinti che non è un'iniziativa cittadina, questa è diretta da membri dell'estrema destra boliviana come Carlos Sánchez Berzain, Jorge Quiroga, Rubén Costas y Samuel Doria Medina.”

Tuttavia, García Linera considera che i rappresentanti dell'opposizione si vedono opacizzati dalla leadership del Presidente Morales ed ha messo in risalto  che questo è decisivo per la continuità del processo rivoluzionario ed il suo consolidamento, perché egli - Evo - è colui che mobilita le masse.

E’ emerso che il MAS mai si opporrà a che il  paese determini nelle urne se il presidente Evo Morales possa candidarsi nel 2019.

'Nuovamente il popolo avrà nelle sue mani il diritto di decidere,  l’ antidemocratico è opporsi al referendum è negare  a che le masse definiscano quale è  modello conveniente  per guidare politicamente ed economicamente il paese,  esse saranno quelle che quel giorno lo determinano  attraverso lo scrutinio',  ha puntualizzato.

Il prossimo 21 febbraio il paese boliviano andrà ad un referendum per approvare o no la  proposta  dei movimenti sociali di modificare parzialmente la Costituzione Politica dello Stato per permettere a Morales ed a García Linera di candidarsi nuovamente nelle elezioni  generali del 2019.


Bolivia preparada para encarar campañas de la oposición.

La Paz, 11 ene (PL) El vicepresidente Alvaro García Linera afirmó que Bolivia está preparada para encarar las campañas de la oposición enfocadas en desacreditar los logros alcanzados por el gobierno del mandatario Evo Morales.
'Yo considero que el retraso político de la izquierda en Venezuela y Argentina no influirá aquí en el referendo, porque a diferencia de esas naciones, Bolivia tiene un posicionamiento diferente en distintos temas que le fortalece ante la oposición', aseguró el vicejefe de Estado.

García Linera explicó que todos los países tienen sus características, y que eso solo puede repercutir en el estado de ánimo de la oposición boliviana, pero no en su inteligencia y mucho menos en la consolidación del proceso de cambio.

"Ellos -la oposición- se ven impotentes ante la fortaleza de la Revolución Democrática y Cultural de nuestro gobierno, y como no pueden ganar aquí se van a Venezuela y Argentina a festejar", manifestó en conferencia de prensa celebrada la víspera en Palacio de Gobierno.

A juicio del vicepresidente, la oposición al gobierno del presidente Evo Morales es financiada desde los Estados Unidos.

'Tenemos información de que exautoridades bolivianas viajan a Estados Unidos y no precisamente para hacer turismo, sino para reunirse con miembros del Departamento de Estado que financian sus acciones', subrayó García Linera.

Agregó que esos individuos luego llegan aquí, se quedan con más de la mitad del dinero, y el resto lo toman para hacer política.

Por ejemplo, dijo, "la campaña por el No, estamos convencidos que no es una iniciativa ciudadana, ésta es dirigida por miembros de la extrema derecha boliviana como Carlos Sánchez Berzain, Jorge Quiroga, Rubén Costas y Samuel Doria Medina.

Sin embargo, García Linera considera que los representantes de la oposición se ven opacados por el liderazgo del presidente Morales y resaltó que éste es decisivo para la continuidad del proceso revolucionario y su consolidación, pues él -Evo- es quien moviliza las masas.

Destacó que el MAS nunca se opondrá a que el pueblo determine en las urnas si el presidente Evo Morales y él pueden postularse en 2019.

'Nuevamente el pueblo tendrá en sus manos el derecho de decidir, lo antidemocrático es oponerse al referendo, es negarse a que las masas definan cuál es el modelo conveniente para guiar política y económicamente al país, y ellas serán las que determinen ese día a través del escrutinio', puntualizó.

El próximo 21 de febrero el pueblo boliviano ira a un referendo para aprobar o no la propuesta de los movimientos sociales de modificar parcialmente la Constitución Política del Estado para permitir a Morales y a García Linera postularse nuevamente en los comicios generales de 2019.


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