L’ADDIO
POPOLARE
Ieri
l’ultimo saluto. Pronti al voto
Ultimo
viaggio per Hugo Chávez. La bara del leader socialista, morto il 5
marzo, è stata trasferita dall’Accademia militare – dov’è
stata visitata da migliaia di persone per 9 giorni – al Cuartel del
la Montaña, nel quartiere 23 Enero. Vi rimarrà finché non sarà
trasportata nel Pantheon nazionale, dove riposano i resti del
«libertador» Simón Bolívar.
Dopo
la cerimonia alla presenza delle massime autorità di governo,
famigliari, leader e delegazioni internazionali, il corteo è passato
tra due ali di folla. Le organizzazioni dello storico quartiere
popolare hanno formato una catena umana al passaggio.
La
piazza 13 aprile – che ricorda la resistenza del quartiere al colpo
di stato del 12-13 aprile 2002 – era gremita di collettivi operai,
medici di quartiere, studenti, militanti, scouts bolivariani
indipendenti, «luchadores sociales». Tutti con slogan per la
prossima campagna elettorale.
L’appuntamento
è al 14 aprile, quando il candidato
socialista, Nicolas Maduro,
sfiderà Henrique Capriles Radonski, il leader di opposizione che
corre per la Mesa de la unidad democratica (Mud).Gli aerei hanno
solcato il cielo in omaggio al «comandante supremo» accompagnati da
«Patria querida», cantata da Chávez quando si accommiatò dal
paese, l’8 dicembre.
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