Il
2014 è stato dichiarato "Anno della Gioventù". Questo 12
febbraio si compie il 200° anniversario di uno degli eventi più
importanti della storia della resistenza patriottica durante la lotta
per l'indipendenza: la Battaglia di La Victoria.
José Félix Ribas, con un piccolo esercito male armato e composta da studenti volontari, affrontava le travolgenti truppe di José Tomás Boves. Erano finiti i trionfi della mitica Campagna Admirable del 1813 che guidò Bolivar e la caduta della II Repubblica era imminente.
Con la convinzione della giustezza della causa, Ribas lanciò una arringa emblematica: "Soldati: quello che tanto abbiamo desiderato si realizza oggi. Ecco Boves, cinque volte più grande è l'esercito che viene a combatterci, ma ancora mi sembra poco per contenderci la vittoria. Difendete dalla furia dei tiranni la vita dei vostri figli, l'onore delle vostre mogli, il suolo della patria; mostrategli la vostra onnipotenza. In questo giorno che sarà memorabile, non possiamo scegliere tra la vittoria o la morte: è necessario vincere!".
Le bandiere di quel giorno si alzano nuovamente per suggellare, 200 anni dopo, la definitiva liberazione: "riaffermiamo l'inderogabile impegno della nostra generazione per la causa dell'indipendenza, la lotta contro l'imperialismo e la costruzione del Socialismo come unica possibilità di costruire una società migliore", ha affermato il Segretario generale della Gioventù Comunista del Venezuela (JCV), Héctor Rodríguez Montaño.
In questo Anno della Gioventù, noi comunisti presentiamo delle proposte "convinti che non sarà la bontà degli individui a realizzarle e ancor meno le strutture statali disegnate per sostenere l'ingiusto sistema capitalista", ha dichiarato il dirigente.
Gli assi centrali delle iniziative sono tre: occupazione e sviluppo produttivo; istruzione e pianificazione nazionale; cultura e lotta contro la violenza, la criminalità e le droghe.
Rodriguez ha spiegato che "le politiche del governo per la gioventù progettate e realizzate durante il processo bolivariano, si caratterizzano per essere politiche dispersive, disorganizzate, ingannevoli e in molti casi populiste. Non si basano su studi dei problemi reali che riguardano i giovani e non hanno alcun legame con le necessità del paese".
La Commissione Esecutiva Nazionale (CEN) della JCV ha chiesto l'attuazione di politiche che si basano su:
1. Priorità nell'attenzione ai giovani della classe operaia e contadina, che patiscono maggiormente lo sfruttamento del capitalismo;
2. La conoscenza scientifica della realtà dei giovani e le cause dei problemi che affrontano;
3. Legare i programmi ai piani di sviluppo nazionale;
4. Orientamento sistematico della politica;
5. Partecipazione attiva delle forze organizzate della gioventù nella progettazione, attuazione e controllo dei programmi.
"Queste idee si propongono di avanzare nella politicizzazione delle masse giovanili, aumentare il loro coinvolgimento attivo nella lotta contro il capitale, accumulare forze per la prospettiva socialista del processo Bolivariano e costruire la necessaria piattaforma della gioventù Bolivariana e rivoluzionaria ", queste le conclusioni dalla riunione della Segretaria nazionale e dell'esecutivo della Direzione della JCV.
La JCV rivendica ed evidenzia lo spirito patriottico, anti-colonialista e libertario manifestato dalla gioventù nella Battaglia di La Victoria, per questo partecipa alle attività programmate e promuoverà iniziative che mostrino la continuità dell'epica Battaglia con le lotte e i compiti attuali del movimento giovanile bolivariano e antimperialista.
José Félix Ribas, con un piccolo esercito male armato e composta da studenti volontari, affrontava le travolgenti truppe di José Tomás Boves. Erano finiti i trionfi della mitica Campagna Admirable del 1813 che guidò Bolivar e la caduta della II Repubblica era imminente.
Con la convinzione della giustezza della causa, Ribas lanciò una arringa emblematica: "Soldati: quello che tanto abbiamo desiderato si realizza oggi. Ecco Boves, cinque volte più grande è l'esercito che viene a combatterci, ma ancora mi sembra poco per contenderci la vittoria. Difendete dalla furia dei tiranni la vita dei vostri figli, l'onore delle vostre mogli, il suolo della patria; mostrategli la vostra onnipotenza. In questo giorno che sarà memorabile, non possiamo scegliere tra la vittoria o la morte: è necessario vincere!".
Le bandiere di quel giorno si alzano nuovamente per suggellare, 200 anni dopo, la definitiva liberazione: "riaffermiamo l'inderogabile impegno della nostra generazione per la causa dell'indipendenza, la lotta contro l'imperialismo e la costruzione del Socialismo come unica possibilità di costruire una società migliore", ha affermato il Segretario generale della Gioventù Comunista del Venezuela (JCV), Héctor Rodríguez Montaño.
In questo Anno della Gioventù, noi comunisti presentiamo delle proposte "convinti che non sarà la bontà degli individui a realizzarle e ancor meno le strutture statali disegnate per sostenere l'ingiusto sistema capitalista", ha dichiarato il dirigente.
Gli assi centrali delle iniziative sono tre: occupazione e sviluppo produttivo; istruzione e pianificazione nazionale; cultura e lotta contro la violenza, la criminalità e le droghe.
Rodriguez ha spiegato che "le politiche del governo per la gioventù progettate e realizzate durante il processo bolivariano, si caratterizzano per essere politiche dispersive, disorganizzate, ingannevoli e in molti casi populiste. Non si basano su studi dei problemi reali che riguardano i giovani e non hanno alcun legame con le necessità del paese".
La Commissione Esecutiva Nazionale (CEN) della JCV ha chiesto l'attuazione di politiche che si basano su:
1. Priorità nell'attenzione ai giovani della classe operaia e contadina, che patiscono maggiormente lo sfruttamento del capitalismo;
2. La conoscenza scientifica della realtà dei giovani e le cause dei problemi che affrontano;
3. Legare i programmi ai piani di sviluppo nazionale;
4. Orientamento sistematico della politica;
5. Partecipazione attiva delle forze organizzate della gioventù nella progettazione, attuazione e controllo dei programmi.
"Queste idee si propongono di avanzare nella politicizzazione delle masse giovanili, aumentare il loro coinvolgimento attivo nella lotta contro il capitale, accumulare forze per la prospettiva socialista del processo Bolivariano e costruire la necessaria piattaforma della gioventù Bolivariana e rivoluzionaria ", queste le conclusioni dalla riunione della Segretaria nazionale e dell'esecutivo della Direzione della JCV.
La JCV rivendica ed evidenzia lo spirito patriottico, anti-colonialista e libertario manifestato dalla gioventù nella Battaglia di La Victoria, per questo partecipa alle attività programmate e promuoverà iniziative che mostrino la continuità dell'epica Battaglia con le lotte e i compiti attuali del movimento giovanile bolivariano e antimperialista.
Traduzione
per Resistenze.org a cura
del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
2014:
Año de la juventud bolivariana y antiimperialista
Prensa
JCV.-
El 2014 ha sido declarado el “Año de la Juventud”; este 12 de
febrero se cumplen 200 años de uno de los episodios más importantes
de la historia de la resistencia patriota durante la gesta
independentista: la Batalla de La Victoria.
José
Félix Ribas, con un pequeño ejército mal armado e integrado por
estudiantes voluntarios, enfrentaba a las avasallantes tropas de José
Tomás Boves. Atrás quedaban los triunfos de la mítica Campaña
Admirable de 1813 que lideró Bolívar y la caída de la II República
era inminente.
Con
una convicción en la justeza de la causa, Ribas lanzó una arenga
emblemática: “Soldados: lo que tanto hemos deseado va a realizarse
hoy: he ahí a Boves, cinco veces mayor es el ejército que trae a
combatirnos; pero aún me parece escaso para disputarnos la victoria.
Defendéis del furor de los tiranos, la vida de vuestros hijos, el
honor de vuestras esposas, el suelo de la patria; mostradle vuestra
omnipotencia. En esta jornada que será memorable, no podemos optar
entre vencer o morir: ¡necesario es vencer!”.
Las
banderas de aquel entonces alzan nuevamente para sellar, 200 años
después, la definitiva liberación: “ratificamos el indeclinable
compromiso de nuestra generación con la causa de la independencia,
la lucha antiimperialista y la construcción del Socialismo como
única posibilidad de construir una sociedad mejor”, afirmó el
Secretario General de la Juventud Comunista de Venezuela (JCV),
Héctor Rodríguez Montaño.
En
este Año de la Juventud, los comunistas presentamos unas propuestas
“convencidos de que no será la bondad de individuos quien las
ejecute y mucho menos estructuras estatales diseñadas para sostener
el injusto sistema capitalista”, aclaró el dirigente.
Los
ejes centrales de las iniciativas son tres: empleo y desarrollo
productivo; educación y planificación nacional; y, cultura y lucha
contra la violencia, delincuencia y drogas.
Rodríguez
explicó que “las políticas de gobierno para la juventud, que se
han diseñado y aplicado durante el proceso bolivariano, se
caracterizan por ser políticas dispersas, desorganizadas, efectistas
y en muchos casos populistas. No se sustentan en estudios de los
problemas reales que afectan a los jóvenes y no tienen vínculo con
las necesidades del país”.
La
Comisión Ejecutiva Nacional (CEN) de la JCV ha demandado la puesta
en marcha de políticas que se sustenten en: 1º. Prioridad en la
atención a los jóvenes de la clase obrera y campesina, que padecen
con más rigor la explotación del capitalismo; 2º. Conocimiento
científico de la realidad de los jóvenes y causas de los problemas
que enfrentan; 3º. Vinculación de los programas con los planes de
desarrollo nacional; 4º. Orientación sistemática de la política;
y, 5º. Participación activa de las fuerzas organizadas de la
juventud en el diseño, ejecución y control de los programas.
“Estas
ideas se proponen avanzar en la politización de las masas juveniles,
impulsar su incorporación activa en la lucha contra el capital,
acumular fuerzas para la perspectiva socialista del proceso
bolivariano y construir la necesaria plataforma unitaria de la
juventud bolivariana y revolucionaria”, reseñaron las conclusiones
de la Reunión de las Secretarías Nacionales y el equipo ejecutivo
de la Dirección de la JCV.
La
JCV reivindica y resalta el espíritu patriótico, anticolonialista y
libertario manifestado por la juventud en la Batalla de La Victoria,
por lo que participará en las actividades programadas e impulsará
iniciativas que muestran la continuidad de la épica Batalla con las
luchas y tareas actuales del movimiento juvenil bolivariano y
antiimperialista.
tribuna
popolar
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