Deisy
Francis Mexidor *
Per la belga Katrien Demuynck, la solidarietà con Cuba rappresenta un sorgente inesauribile.
Per la belga Katrien Demuynck, la solidarietà con Cuba rappresenta un sorgente inesauribile.
Lei
ha conosciuto Cuba tramite il lavoro umanitario dei medici cubani in
Nicaragua, quando era una giovane infermiera ed a partire da quel
momento, da più di 25 anni ha deciso lottare per il "paese che
affronta i temporali in mezzo ai Caraibi, dove abita tanta gente
bella”.
Questo amore viene ora moltiplicato da una battaglia che raggruppa tante persone: ottenere che i Cinque cubani incarcerati ancora negli Stati Uniti ritornino nella loro patria, una causa che muove diverse azioni del movimento mondiale di solidarietà.
Come coordinatrice in Europa della Campagna per la Libertà dei Cinque, Katrien Demuynck è immersa nella preparazione della Commissione Internazionale di Ricerca che analizzerà questo caso e che avrà le sessioni di lavoro i giorni 7 ed 8 marzo a Londra, la capitale del Regno
Unito.
I Cinque, come vengono identificati Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, "sono parte di quanto c’è di più prezioso nel popolo cubano", ha affermato dal Belgio in un'intervista esclusiva con Prensa Latina via telefonica
Noi partiamo dal fatto che sono passati già più di 15 anni dell’ingiusto incarceramento e sebbene si siano avviate tante azioni a livello mondiale, siamo insoddisfatti per considerare che non si è ancora fatto lo sufficiente per raggiungere la loro libertà, ha detto.
Rispetto a ciò, ha sottolineato che solo "Rene è a Cuba, però ha compiuto interamente la sua condanna".
Demuynck si è meritata nel 2007 la Medaglia dell'Amicizia che consegna Cuba su proposta dell'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli. In due occasioni lei e suo marito Marc Vandepitte hanno visitato Gerardo Hernandez "per mostrare la loro solidarietà e per dirgli che non sta solo".
Questo amore viene ora moltiplicato da una battaglia che raggruppa tante persone: ottenere che i Cinque cubani incarcerati ancora negli Stati Uniti ritornino nella loro patria, una causa che muove diverse azioni del movimento mondiale di solidarietà.
Come coordinatrice in Europa della Campagna per la Libertà dei Cinque, Katrien Demuynck è immersa nella preparazione della Commissione Internazionale di Ricerca che analizzerà questo caso e che avrà le sessioni di lavoro i giorni 7 ed 8 marzo a Londra, la capitale del Regno
Unito.
I Cinque, come vengono identificati Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, "sono parte di quanto c’è di più prezioso nel popolo cubano", ha affermato dal Belgio in un'intervista esclusiva con Prensa Latina via telefonica
Noi partiamo dal fatto che sono passati già più di 15 anni dell’ingiusto incarceramento e sebbene si siano avviate tante azioni a livello mondiale, siamo insoddisfatti per considerare che non si è ancora fatto lo sufficiente per raggiungere la loro libertà, ha detto.
Rispetto a ciò, ha sottolineato che solo "Rene è a Cuba, però ha compiuto interamente la sua condanna".
Demuynck si è meritata nel 2007 la Medaglia dell'Amicizia che consegna Cuba su proposta dell'Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli. In due occasioni lei e suo marito Marc Vandepitte hanno visitato Gerardo Hernandez "per mostrare la loro solidarietà e per dirgli che non sta solo".
PRENSA LATINA (PL). Parliamo dell'evento.
Katrien Demuynck (KD): L'iniziativa di organizzare una Commissione Internazionale è nata da un incontro tra l'avvocato Jan Fermon, dirigente di Progress Lawyers Network del Belgio e vicepresidente dell'Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici e Olga Salanueva, moglie di Rene Gonzalez, nel settembre del 2012.
Abbiamo presentato l'idea dal Comitato Belga per la Liberazione dei Cinque, con l’obbiettivo di ottenere ancora più appoggio del mondo giuridico. Poi abbiamo portato la proposta nell’Incontro Europeo per la Solidarietà con Cuba, celebrato in novembre dello stesso anno a Berlino. L'iniziativa ha avuto l'appoggio di massa dei gruppi di solidarietà che erano presenti.
Data l'affinità culturale e di lingua abbiamo proposto Londra come sede dell'evento, ciò che è stato accettato subito e con entusiasmo dai compagni Rob Miller e Bernard Regan della Cuba Solidarity Campaign.
A partire da quel momento lì abbiamo conformato un comitato organizzatore tra la Cuba Solidarity Campaign e l'Iniziativa Cuba Socialista del Belgio, l'associazione di cui sono coordinatrice.
Allo scopo di promuovere l'evento, abbiamo creato il 30 ottobre la pagina su Internet. Attualmente più di tremilasettecento amici dell'Europa e degli altri continenti hanno ratificato il loro appoggio.
PL: Chi ha confermato la sua presenza?
KD: A capo della Commissione ci sarà una famosa giuria internazionale integrato tra gli altri, dall’ex presidente del Tribunale Supremo indiano Yogesh Kumar Sabharwal, l'ex magistrato della Corte Costituzionale del Sudafrica Zakeria Mohammed Yacoob, e l'ex presidente della Corte Suprema di Giustizia francese, Philippe Texier.
Abbiamo la conferma della presenza di Rene Gonzalez e degli altri parenti dei Cinque ed anche altri testimoni del terrorismo contro Cuba e avvocati del caso.
Sarà anche presente la famosa scrittrice statunitense Alice Walker, vincitrice del premio Pulitzer con il suo libro "Il colore Purpurea" e l'ex Procuratore Generale degli Stati Uniti, Ramsey Clark.
PL: Qual è il programma dell'evento?
KD: La Commissione Internazionale lavorerà in cinque sessioni i giorni 7 ed 8 marzo nella prestigiosa Law Society.
E' previsto che le prime due sessioni vengano dedicate alle attività di vigilanza che hanno realizzato i Cinque a Miami per prevenire gli attacchi contro Cuba. Si tratterà, inoltre il tema del terrorismo organizzato dagli Stati Uniti contro l'isola.
La terza sessione tratterà il diritto, dal punto di vista legale, che ha Cuba di difesa contro il terrorismo
La quarta sessione farà un approfondimento nei confronti del processo avviato in quella città nel sud della Florida ed insisterà, in questo senso, nella violazione del diritto ad un processo giusto, nella presunzione dell'innocenza, nel diritto ad un tribunale imparziale ed indipendente, tra
gli altri aspetti.
E l'ultima sessione avrà come scopo analizzare le condizioni in cui sono incarcerati i Cinque ed il diritto a ricevere le visite della famiglia.
Durante queste giornate si avvieranno riunioni in cui esprimeranno i loro criteri diverse personalità del mondo culturale, sindacale e politico che appoggiano questa causa.
Ci sarà anche un concerto di solidarietà in cui si spera di riunire circa 2000 partecipanti. Tra gli artisti invitati ci sono i riconosciuti cubani Omara Portuondo ed Eliades Ochoa, che hanno già confermato la loro presenza.
PL: Che impatto può avere la realizzazione di questo evento a Londra?
KD: Noi partiamo dal fatto che sono già 15 anni di incarceramento. E reiteriamo che si è fatto molto dalla campagna per i Cinque a livello mondiale, però non lo sufficiente per raggiungere la loro libertà.
Perciò consideriamo che c'è bisogno di utilizzare una velocità maggiore. Così è nata l'idea di fare questa Commissione Internazionale di Ricerca, le cui conclusioni e raccomandazioni potranno essere inviate direttamente alla Casa Bianca. Speriamo tramite questo rinforzare l'appello di libertà per i
Cinque.
E siccome verrà avviata a Londra, abbiamo il vantaggio che tutti i testi saranno in inglese, ciò che li renderà pienamente accessibili al governo ed al pubblico degli Stati Uniti a cui sono indirizzati.
D'altronde c'è una prossimità culturale e politica molto più grande tra Londra e Washington che con qualsiasi altra città del vecchio continente.
PL: Che aspetti significativi osservi dentro il movimento di solidarietà internazionale a favore della libertà dei Cinque?
KD: Ci stiamo organizzando ogni volta di più e penso che alla fine stiamo riuscendo a rompere il muro del silenzio che è stato costruito intorno al caso.
Questo evento a Londra che per la sua misura e per l'appoggio di massa tanto da parte delle personalità quanto del gran pubblico può avere un grande impatto ed è a sua volta un'enorme sfida.
PL: Connessione Londra e III Giornata Internazionale "Cinque Giorni per i Cinque a Washington DC?
KD: L'evento a Londra è uno dei tre grandi di questo anno, insieme alla Giornata di Washington, dal 14 al 11 giugno, e l'Incontro Mondiale a L'Avana, in ottobre.
Non si può separare una cosa dall'altra. I tre eventi rinforzano le file. I risultati della Commissione saranno un'arma per il lavoro della lobby a Washington.
Il fatto di che dall'Europa si organizza un evento simile, con l'appoggio dei cinque continenti, è un segnale per il governo degli Stati Uniti che devono già agire e mettere la parola fine, dopo 15 anni, alla tremenda ingiustizia contro i nostri fratelli e le loro famiglie.
*giornalista della Redazione di America del Nord di Prensa Latina
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