sabato 7 giugno 2014

Dirigente Unasur denuncia feroce campagna mediatica contro il Venezuela /Sconfitta degli Stati Uniti nei confronti di Cuba rilevata nell’OSA


Dirigente Unasur denuncia feroce campagna mediatica contro il Venezuela 

 

Montevideo, 6 giu (Prensa Latina) Il segretario generale dell'Unione delle Nazioni Sud-Americane (Unasur), Alì Rodriguez, ha denunciato oggi nella capitale uruguaiana l'azione di feroci campagne mediatiche che cercano destabilizzare il processo bolivariano del Venezuela. 
 
Nel piano estero, ha detto a Prensa Latina, si tenta di isolare il Venezuela ed, all'interno, di destabilizzarla. Questa è la strategia nordamericana per il Venezuela. Ha assicurato, tuttavia, che hanno fallito su tutti i fronti ed ha ricordato i falliti tentativi di golpe di stato, lo sciopero petroliero ed altre azioni. 
 
Ed, in campo internazionale, il Venezuela ha relazioni eccellenti con l'immensa maggioranza dei paesi del mondo e, particolarmente, coi paesi della regione, ha sottolineato. 
  

Ha fatto così riferimento alle minacce delle sanzioni di Washington contro il suo paese ed ha ricordato che questa campagna si è sviluppata quando il presidente Hugo Chavez ha incominciato la politica socialista per difendere gli interessi del popolo e non quelli delle industrie petrolifere multinazionali. 
 

L'ex presidente dell'industria petrolifera statale Pdvsa ha ricordato le relazioni della Standard Oil e la Shell in Venezuela che hanno lavorato con grandi vantaggi e guadagni stratosferici, a danno dei venezuelani. 
 
Cambiando questa relazione, lo Stato venezuelano ha potuto ridistribuire la ricchezza verso la salute e l'educazione, tra le altre aree, del paese venezuelano, ha ricordato. 
 
Non ci sembra strano in assoluto che tutti i mezzi nordamericani sleghino una campagna contro il Venezuela e minaccino con sanzioni e che cospirino tutti i giorni, ha affermato l'ex canciller venezuelano. 
 
Cercano, ha riflettuto, di recuperare gli enormi benefici che ottenevano le loro multinazionali senza che gli importi per nulla il destino del popolo venezuelano. 
 
D'altra parte, ha detto che, per il pensiero imperiale di Washington, il processo bolivariano del Venezuela è un cattivo esempio per gli altri paesi della regione. 
 
Al rispetto, ha ricordato che il processo di integrazione continua ad andare bene, alla velocità che impone la realtà nella regione. 
 
Rodriguez che tra il 2000 ed il 2002 è stato anche segretario generale dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEP), è stato dichiarato Visitatore Illustre di Montevideo ed oggi presenterà il libro “Antes de que me olvide”. 
 
Ig/jl 

Sconfitta degli Stati Uniti nei confronti di Cuba rilevata nell’OSA



Asuncion, 6 giu (Prensa Latina) La schiacciante
sconfitta subita dagli Stati Uniti all'Assemblea dell'Organizzazione degli Stati dell’America(OSA) che è finita ieri è stato il fatto più rilevante del evento dell’organizzazione politica.

In realtà, si può tranquillamente dire che la struttura regionale, ora impegnata ad intensificare gli sforzi per portare avanti qualsiasi rivitalizzazione, non aveva previsto le difficoltà che affronterebbe in questa giornata in Paraguay.

Prima è stata la scandalosa discussione solo perché il Brasile ha presentato una risoluzione che condanna tutte le forme di discriminazione in base al sesso, al colore della pelle, lo stato economico o le preferenze sessuali.

Quest'ultimo ha generato una serie di espressioni omofobe anche al Congresso, dalla mobilitazione guidata da parte della chiesa cattolica che ha affermato si trattasse di un tentativo per formalizzare l'aborto ed il matrimonio egualitario, fino ad una repressione poliziesca ai difensori della proposta.

Insomma, nonostante gli eventuali disturbi scatenati, la proposta è stata approvata con alcuni voti di riserva, tra i cui quelli del Paraguay e degli Stati Uniti.

Alla proposta degli Stati Uniti  di escludere Cuba  dal prossimo Vertice, a celebrarsi l’anno prossimo a Panama, la reazione dei paesi dell'America Latina e dei Caraibi è stata di sostegno all’isola delle Antille, argomentando che non accetterebbero una nuova esclusione di questo tipo, posizione già evidenziata da alcuni di loro dal evento precedente nel 2009, a Cartagena de Indias.

Washington non ha avuto il sostegno sufficiente, ottenendo solo il breve appoggio del Canada, forse dal grande numero di interventi da parte dei ministri degli esteri e d’altri capi di delegazioni, alcuni dei quali hanno avvertito la non partecipazione dei loro paesi se Cuba non fosse invitata.
Isp/jrr

 Tratto da Prensa latina



Nessun commento:

Posta un commento