mercoledì 11 giugno 2014

Il sinistro gruppo Monsanto: dall'Agente Arancio al mais geneticamente modificato.




Marianne Falck, Hans Leyendecker e Silvia Liebrich | globalresearch.ca sueddeutsche.de

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare


Gli americani non solo spiano governi, autorità e privati ​​di tutto il mondo con l'aiuto dei loro servizi segreti; sanno anche come portare avanti gli interessi globali delle loro aziende con grande determinazione. Un impressionante esempio di questo è l'agricoltura del gigante Monsanto, leader nella produzione di sementi geneticamente modificate nel mondo. Uno sguardo nel mondo della Monsanto dimostra che le aziende che hanno prodotto il pesticida "Agente Arancio" per le forze armate Usa nella guerra del Vietnam avevano stretti legami con il potere centrale di Washington, con i "duri" nel campo dei servizi segreti statunitensi e con società private di sicurezza.
 
"Pensate a Internet come a un'arma"
Nella lotta globale contro l'ingegneria genetica, il gruppo statunitense si basa su metodi discutibili, strani aiutanti e sul potere di Washington. I critici del gruppo hanno la sensazione di essere spiati.

Il gruppo statunitense Monsanto è un gigante nel settore dell'agricoltura: é il numero uno nel controverso campo dell'ingegneria genetica delle piante. Per i suoi oppositori, molti dei quali vivono in Europa, Monsanto è un sinistro nemico. Puntualmente accadono cose misteriose, che fanno apparire il nemico ancora più sinistro.

Il mese scorso, l'organizzazione ambientalista europea "Friends of the Earth" ["Amici della Terra"] e la tedesca Environmental and Nature Protection
Association (BUND) intendevano presentare uno studio sul pesticida glifosato nel corpo umano. Erbicidi contenenti glifosato sono i più venduti della Monsanto. L'azienda mira a più di due miliardi di dollari di fatturato per il solo prodotto Roundup. "L'erbicida Roundup" ha una "lunga storia di uso sicuro in più di 100 paesi", sottolinea la Monsanto.

Dei virus attaccano i computer degli eco-attivisti, che si chiedono: "vediamo forse dei fantasmi?"

Tuttavia, ci sono studi che dimostrano che il prodotto può danneggiare le piante e gli animali e le ricerche più recenti indicano che molti abitanti di grandi città hanno ora il veleno dei campi nei loro corpi, senza saperlo. Cosa esattamente può innescare in un organismo il prodotto è, come tante cose in questo ambito, oggetto di contestazione.

Due giorni prima che la ricerca estesa fosse pubblicata in 18 paesi, un virus ha disattivato il computer del principale organizzatore, Adrian Bepp. C'era il pericolo che le conferenze stampa a Vienna, Bruxelles e Berlino venissero annullate. "Noi fummo presi dal panico", ricorda Heike Moldenhauer del BUND. Gli attivisti ambientali avevano tempi strettissimi. Moldenhauer e i suoi colleghi hanno ampiamente speculato sulle motivazioni e sull'identità del misterioso aggressore. L'esperto di ingegneria genetica presso il BUND ritiene che gli sconosciuti creatori del virus abbiano voluto "generare confusione". Non c'è niente di peggio per la presentazione di una ricerca che quando la conferenza stampa viene annullata: "al momento ci siamo chiesti se stavamo vedendo dei fantasmi", ha detto Moldenhauer.

Non ci sono prove che la Monsanto fosse il fantasma o avesse a che fare con il virus. La multinazionale non fa cose del genere. Si vanta di operare "responsabilmente": "Oggi, è molto facile fare e diffondere ogni tipo di accuse", sostiene la Monsanto. Afferma che "di quando in quando vengono diffuse dubbie accuse che hanno molto seguito, che denigrano il nostro lavoro e i nostri prodotti e che non hanno alcun fondamento scientifico". I critici del gruppo vedono le cose in modo diverso. Il motivo è costituito dalla grande rete che Monsanto ha sviluppato in tutto il mondo. Ci sono legami con i servizi segreti Usa, con l'esercito Usa, con società di sicurezza privata molto violente e, naturalmente, con il governo degli Stati Uniti.

Numerosi critici della Monsanto segnalano abituali attacchi da parte di hacker professionisti. Anche i servizi segreti e i militari impiegano hacker e programmatori. Questi sono specializzati nello sviluppo di Trojan e virus per penetrare reti di computer estranee. Il whistleblower [whistleblower: chi, essendo o essendo stato membro di un'organizzazione, ne denuncia pratiche illegali, immorali o illegittime messe in atto sotto il controllo dell'organizzazione, ndt] Edward Snowden ha indicato il collegamento tra le azioni dei servizi di intelligence e la guida dell'economia. Ma i sinistri legami sono passati in secondo piano rispetto ad altre mostruosità.

Alcuni potenti sostenitori della Monsanto sanno bene come condurre una guerra informatica. "Immaginate Internet come un'arma, che è a disposizione. O la usate voi o lo farà il tuo avversario, ma qualcuno sarà fatto fuori" ha detto Jay Byrne, l'ex capo delle relazioni pubbliche della Monsanto, nel 2001. Le aziende abitualmente combattono con metodi discutibili per sostenere quello che ritengo un loro diritto: ma amico o nemico, lui o me - questi sono discorsi bellicosi e in una guerra, si ha bisogno di alleati. Preferibilmente dei professionisti. Come quelli dall'ambiente dei servizi segreti, ad esempio.

Sono noti contatti della Monsanto col famigerato ex agente dei servizi segreti  Joseph Cofer Black, che ha contribuito a elaborare la legge della giungla nella lotta contro i terroristi e altri nemici. E' uno specialista di lavoro sporco, un assoluto sostenitore della linea dura. Ha lavorato per la CIA per quasi tre

decenni, tra le altre cose come capo dell'antiterrorismo. In seguito è diventato vicepresidente della società di sicurezza privata Blackwater, che ha inviato decine di migliaia di soldati in Iraq e Afghanistan agli ordini del governo degli Stati Uniti. Le indagini mostrano quanto la dirigenza della multinazionale sia strettamente collegata con il governo centrale di Washington, così come con i rappresentanti diplomatici Usa in tutto il mondo. In molti casi, la Monsanto dispone di assistenti potenti sul piano operativo. Ex dipendenti Monsanto occupano alte cariche negli Stati Uniti in autorità governative e ministeri, associazioni industriali e nelle università; a volte con relazioni quasi simbiotiche. Secondo informazioni fornite dall'associazione anti-lobby americana Open Secrets Org, nello scorso anno scorso, 16 lobbisti Monsanto hanno prima o poi ricoperto incarichi governativi di prima grandezza nell'amministrazione Usa e anche in autorità di vigilanza. Per l'azienda, si parla di nuovi mercati e di nutrire una popolazione mondiale in rapida crescita. Ingegneria genetica e brevetti su piante qui giocano un ruolo importante. Oltre il 90% di mais e soia negli Stati Uniti sono geneticamente modificati. In alcune parti del resto del mondo la percentuale è parimenti in costante crescita.

Solo i mercati europei sono a un punto morto. Diversi paesi dell'UE hanno molte riserve sul futuro della Monsanto, il che chiaramente dispiace alla pubblica amministrazione Usa. Nel 2009, il politico tedesco della CSU, Ilse Aigner, ministro federale dell'alimentazione, dell'agricoltura e della protezione dei consumatori, ha anche vietato il mais del tipo MON810 nei campi tedeschi. Quando si recò in visita negli Usa, fu avvicinata dal suo collega statunitense, Tom Vilsack riguardo alla Monsanto. Il democratico era stato governatore nello stato agricolo dell'Iowa e si era subito distinto come un sostenitore dell'ingegneria genetica. L'industria dell'ingegneria genetica lo elesse "governatore dell'anno" nel 2001. Purtroppo, non vi è alcuna registrazione della discussione tra Vislack e Aigner. E' stato detto che fu controversa. Un rappresentante del governo federale ne ha descritto il tono: ci sono stati "sforzi enormi per forzare un cambiamento di direzione del governo tedesco in materia di politica genetica". La fonte ha preferito non parlare dei dettagli sul tipo di "sforzi enormi" e sul tentativo di "forzare" qualcosa. Questo non si confà tra amici e partner.

Grazie a Snowden e a Wikileaks, il mondo ha una nuova idea su come questi amici e partner operano

quando si tratta di potere e denaro. La piattaforma di whistleblowing ha pubblicato due anni fa dispacci d'ambasciata, che comprendevano anche dettagli su Monsanto e sull'ingegneria genetica. Ad esempio, nel 2007, l'ex ambasciatore americano a Parigi Craig Stapleton ha suggerito che il governo Usa avrebbe dovuto creare un elenco di sanzioni per i paesi dell'UE che volevano vietare la coltivazione di piante geneticamente modificate da aziende americane. La formulazione del dispaccio segreto: "Il gruppo nazionale di Parigi raccomanda di calibrare un elenco di obbiettivi di rappresaglia di quelli che ci causano sofferenza in tutta l'UE". Sofferenza, ritorsioni: non proprio il linguaggio della diplomazia.

Monsanto ha condotto la battaglia per far ammettere in Europa il famigerato mais geneticamente modificato MON810 con una grande attività di lobbying: il gruppo ha perso completamente la battaglia. E' stato anche battuto sui prestigiosi mercati francese e tedesco. Un'alleanza di politici, agricoltori e il clero ha respinto l'ingegneria genetica nei campi e i consumatori non la vogliono nei loro piatti. Ma la battaglia non è finita. Gli Stati Uniti sperano che i negoziati avviati questa settimana per un accordo di libero scambio tra Usa e UE apriranno loro i mercati anche per l'ingegneria genetica.

Fare lobbying per la propria azienda è un dovere civico negli Usa. Anche le persone importanti dei 16 servizi di intelligence Usa hanno sempre inteso il proprio lavoro come un supporto per gli interessi economici americani sui mercati mondiali. Spiano non solo governi, autorità e cittadini di altri paesi in nome della lotta al terrorismo, ma sostengono anche gli interessi economici americani, con i modi loro propri.

Alcuni esempi?


Monsanto nega le accuse e sottolinea che essa opera "responsabilmente"

Più di due decenni fa, quando il Giappone non era ancora una grande potenza economica, è apparso negli Usa lo studio "Japan 2000", creato dai dipendenti del Rochester Institute of Technology (RIT). Il Giappone, rilevava lo studio, stava progettando una sorta di presa del potere mondiale con una "spericolata politica commerciale". Gli Usa ne sarebbero stati danneggiati, affermava la ricerca. La sicurezza nazionale degli Stati Uniti era minacciata e la CIA ha dato la chiamata alla guerra.

L'economia americana deve essere protetta dagli "sporchi trucchi" degli europei, ha spiegato l'ex capo della CIA James Woolsey. Questo, sosteneva, è il motivo per cui gli "amici continentali europei" sono stati spiati. Un'America pulita [allusione allo slogan di un manifesto di propaganda della prima guerra mondiale, ndt]. Il whistleblower Snowden era una volta in Svizzera per la CIA e in questo periodo, ha riferito quali trucchi si diceva che l'azienda avesse adottato, per ottenere da un banchiere svizzero di spiare dati contabili. L'UE ha permesso che i servizi statunitensi andassero a vedere gli affari finanziari dei suoi cittadini. Presumibilmente allo scopo di prosciugare fonti di denaro facendo del terrorismo. Il metodo e lo scopo sono quanto mai dubbi.

In Svizzera, teatro di molti passati romanzi di spionaggio è andato ora in scena uno di quegli episodi che rendono la Monsanto particolarmente misteriosa ed enigmatica: nel gennaio 2008, l'ex agente della CIA Cofer Black si è recato a Zurigo e ha incontrato Kevin Wilson, all'epoca responsabile della sicurezza della Monsanto per questioni globali. Di cosa hanno parlato i due? Probabilmente delle solite cose: avversari, affari, nemici mortali. Il giornalista investigativo Jeremy Scahill, che ha scritto l'opera di riferimento sulla Blackwater, la società specializzata in mercenari, ha scritto nel settimanale americano
The Nation nel 2010 su questo strano incontro a Zurigo. Ancora una volta aveva ricevuto documenti fatti trapelare. Questo dimostra che Monsanto intendeva lottare: contro gli attivisti che distruggevano i campi; contro i critici, che influenzavano l'atteggiamento verso la multinazionale della modificazione genetica. Cofer Black è l'uomo giusto per tutte le stagioni: "Ci toglieremo i guanti bianchi", ha dichiarato dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre, e ha incaricato i suoi agenti della CIA in Afghanistan di prendere Osama bin Laden: "Prendetelo, Voglio la sua testa in una scatola". In ogni caso, ne capisce molto anche di faccende degli altri servizi segreti, che operano con fonti di pubblica dominio. Quando si incontra con il responsabile della sicurezza Monsanto Wilson, Cofer Black è ancora il Vice (Presidente) della Blackwater, che ha tra i suoi clienti il Pentagono, il Dipartimento di Stato, la CIA e, ovviamente, aziende private. Tuttavia, c'era molta ansietà nel gennaio 2008, perché i mercenari della società di sicurezza avevano

colpito 17 civili in Iraq e alcuni dipendenti della Blackwater avevano attirato l'attenzione corrompendo i dipendenti del governo iracheno. Si dà il caso che Cofer Black fosse a quel tempo capo delle società di sicurezza Total Intelligence Solutions (TIS), che era una controllata di Blackwater, non gravata dalla medesima devastante reputazione, tuttavia composta da alcuni eccellenti e versatili esperti.

Secondo le loro stesse dichiarazioni, Monsanto stava conducendo affari con TIS in quel momento e non con la Blackwater. E' indubbio che la Monsanto ha ricevuto relazioni dalla TIS sulle attività dei critici. Le attività in questione erano quelle che avrebbero presentato un rischio per l'azienda, i suoi dipendenti o le sue attività operative. Le informazioni raccolte spaziavano da attacchi terroristici in Asia alla scansione di siti web e blog. Monsanto sottolinea che la TIS ha utilizzato solo materiale accessibile al pubblico per prevenire tale rischio. Questo corrisponde al modus operandi di Black. Niente loschi traffici. C'erano voci che la Monsanto intendesse rilevare la TIS per ridurre i loro rischi - e ci sono nuove indiscrezioni in questi giorni che il gruppo presumibilmente stia valutando l'acquisizione della società Academi sviluppatasi dopo alcune trasformazioni della ex Blackwater Company. C'è qualcosa di vero in queste voci? "Di regola non intendiamo divulgare dettagli sui nostri rapporti con i fornitori di servizi, a meno che le informazioni non siano già a disposizione del pubblico", è l'unico commento dalla Monsanto.

Ogni azienda ha una sua storia, e la storia di Monsanto comprende una sostanza, che ha trasformato l'azienda in un demone non solo per gli anziani del 1968: Monsanto era uno dei principali produttori del pesticida Agente Arancio, utilizzato fino al gennaio 1971 dai militari Usa nella guerra del Vietnam. Le foreste furono defogliate dal costante bombardamento chimico per rendere il nemico visibile. Terre arabili sono state avvelenate, in modo che i vietcong non avesero nulla da mangiare. Nelle zone irrorate, gli effetti teratogeni sono aumentati più di dieci volte. I bambini sono nati senza naso, senza occhi, con idrocefalo, con schisi facciali e i militari Usa dichiaravano che l'agente Monsanto era innocuo come l'aspirina.


In guerra tutto è permesso? Specie nella guerra di nuovo tipo, quella cibernetica?

E' evidente che qualcuno rende la vita difficile per i detrattori della Monsanto e una mano invisibile pone fine alle loro carriere. Tuttavia, chi è questo qualcuno? Gli obiettivi di questi attacchi sono scienziati, come l'australiana Judy Carman. Tra le altre cose, si è affermata internazionalmente con studi di piante geneticamente modificate. Le sue pubblicazioni sono state contestate dagli stessi professori che hanno attaccato anche gli studi di altri critici della Monsanto. Non ci si limita alle schermaglie all'interno della comunità scientifica. Gli hacker bersagliano regolarmente le varie pagine della rete dove Carman pubblica i suoi studi e i siti vengono sistematicamente osservati, almeno questa è l'impressione che ha la Carman. L'esame dei file di log degli indirizzi IP mostrano non solo che la Monsanto visita le pagine regolarmente, ma anche varie organizzazioni del governo Usa, comprese quelle militari. Fra cui il Navy Network Information Center, la Federal Aviation Administration e l'United States Army Intelligence Center, un'istituzione dell'esercito Usa, che addestra i soldati alla raccolta di informazioni. L'interesse della Monsanto agli studi è comprensibile, anche per quelli della Carman. "Ma non capisco perché il governo degli Stati Uniti e l'esercito mi stiano osservando", dice. Anche all'organizzazione GM Watch, nota per essere critica sulla tecnologia genetica, capitano cose strane. La redattrice Claire Robinson riferisce di continui attacchi degli hacker sulla pagina iniziale dal 2007. "Ogni volta che aumentiamo la sicurezza della pagina solo di un po', il versante opposto aumenta la sua tenacia e in seguito ci sono nuovi, peggiori attacchi", dice. Anche lei non riesce a credere alle coincidenze che si verificano. Quando lo scienziato francese Gilles Eric Seralini ha pubblicato un controverso studio sui rischi per la salute del granturco geneticamente modificato e del glifosato nel 2012, il sito web di GM Watch è stato violato e bloccato. La stessa cosa si ripete quando viene messo sul sito il parere dell'ispettorato alimentare europea (EFSA). La tempistica è stata abilmente scelta in entrambi i casi. Gli attacchi hanno avuto luogo esattamente quando i redattori intendevano pubblicare il proprio parere.

Non è stato ancora stabilito chi c'è dietro gli attacchi. La Monsanto stessa, come detto, sottolinea che la società opera "responsabilmente". Il fatto è, tuttavia, che la posta in gioco per il gruppo è alta. E' in ballo un imminente disegno di legge. Soprattutto sui negoziati in corso sull'accordo di libero scambio. Particolarmente sensibile è la materia del settore agricolo e alimentare. Gli americani vogliono aprire i mercati europei a prodotti in precedenza vietati. Oltre alle piante geneticamente modificate, sono oggetto di negoziato controversi additivi per mangimi e carne bovina agli ormoni. I negoziati probabilmente si protrarranno per diversi anni. Gli americani vogliono utilizzare l'accordo di libero scambio per aprire il mercato europeo degli OGM.

I negoziati saranno particolareggiati. Prevarrà la durezza. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha quindi nominato Islam Siddiqui come capo negoziatore per l'agricoltura. Ha lavorato per molti anni per il ministero dell'agricoltura Usa come esperto. Tuttavia, pochi in Europa sanno che dal 2001 al 2008, ha rappresentato CropLife America come un lobbista registrato. CropLife America è un'importante associazione di settore negli Stati Uniti, che rappresenta gli interessi dei produttori di pesticidi e di tecnologia genetica - tra cui ovviamente la Monsanto. "In realtà, l'UE non può accettare un tale capo negoziatore per via della parzialità", dice Manfred Häusling, che rappresenta il partito dei Verdi nel Parlamento europeo. Eigentlich (in realtà). La parola eigentlich (in realtà) in alto-tedesco medio significava, secondo i dizionari pertinenti, "a contratto", che non è una cattiva descrizione della situazione attuale, in particolare per il fatto che i politici europei e tedeschi hanno sorprendentemente molta comprensione verso i servizi statunitensi che li spiano regolarmente.




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