venerdì 3 agosto 2012

01/08 spia Colombiana rivela piani di aggressione militare contro il Nicaragua


01/08 spia Colombiana rivela piani di aggressione militare contro il Nicaragua

 

La spia colombiana catturata lo scorso giugno in Nicaragua ha rilasciato dichiarazioni relative ad un piano di aggressione militare, ordito dal guerrafondaio regime narco-mafioso colombiano, contro la patria di Sandino.
Luis Felipe Ríos Castaño, questo il nome dell'agente dell’intelligence militare colombiana condannato a 16 anni di reclusione per aver spiato diverse istallazioni militari
nicaraguensi, in un video realizzato dall'Esercito e diffuso dalla  stampa di Managua ha affermato che la Colombia ha acquisito missili sudcoreani a media gittata per eventuali attacchi aerei contro il Nicaragua, con il quale ha aperta una disputa per le isole caraibiche di San Andrés e Providencia. L'agente ha rivelato che “gli armamenti che stanno acquistando saranno utilizzati per attacchi con missili cruise, e che non si pensa ad uno sbarco di truppe”, spiegando che le Colombia intende avvicinarsi il più possibile con aeronavi, e da qui bombardare le basi militari.
Ríos Castaño, accusato di sottrazione di informazioni militari, ha affermato che la Colombia possiede navi da guerra FC-1500, caccia Kfir ed elicotteri Arpia, di produzione israeliana, dotati di missili Stihl, con una gittata di 250 km, e che sta acquisendo sottomarini tedeschi. Fra i compiti assegnati all'agente colombiano c'era quello di sapere se il Nicaragua, in caso di conflitto armato, possa contare sull'appoggio di Venezuela, Russia, Iran o Cuba. Al di là delle informazioni militari rese pubbliche dall'esercito nicaraguense, fra quelle fornite da Ríos Castaño, la vicenda dà l'ennesima conferma del carattere guerrafondaio e arrogante del governo Santos, che in piena continuità col suo predecessore Uribe, si fa beffe del diritto internazionale, lavora incessantemente (ancorché con un profilo più basso di quello mantenuto da Uribe) contro i governi democratici e progressisti della regione, e si configura come la testa di ponte degli interessi nordamericani nel continente, in piena analogia col ruolo che gioca lo stato d'Israele
in Medio Oriente.

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