Caso Wikileaks -Assange : L'Inghilterra guerrafondaia serva degli yankees non si smentisce mai (Sandino)
La
Gran Bretagna ha minacciato l’Ecuador di assaltare l’ambasciata a
Londra
Il
cancelliere Ricardo Patiño ha denunciato che il governo del Regno
Unito ha minacciato con assaltare l’ambasciata ecuadoriana di
Londra per catturare Julian Assange.
Durante
una conferenza stampa, Patiño ha riferito che nonostante l’alto
livello delle relazioni diplomatiche con Gran Bretagna e Svezia,
“abbiamo ricevuto da parte del Regno Unito un’intimidazione
diretta per iscritto nella quale minacciano di assaltare la nostra
ambasciata di Londra se l’Ecuador non consegnerà Julian Assange”.
Patiño
ha ribadito che la posizione assunta dal governo della Gran Bretagna
“è insostenibile, sia dal punto di vista politico che giuridico”,
ed ha aggiunto che la minaccia presentata non è propria di un paese
democratico.
“Questa
minaccia non è propria di un paese democratico e di diritto (…)
nel caso tale condotta dovesse proseguire, l’Ecuador prenderà dei
provvedimenti in accordo con il diritto internazionale”, ha
avvisato.
Ha
inoltre dichiarato che nel caso di un intervento, “il Governo
dell’Ecuador solleciterà la convocazione dell’Unione delle
Nazioni Sudamericane (Unasur) e dell’Organizzazione degli Stati
Americani (OEA) per organizzare un’Assemblea Straordinaria sul
caso”.
Ha
ricordato ai giornalisti che il dialogo con il Governo britannico è
stato “sempre improntato sullo sviluppo delle relazioni e della
stabilità giuridica, oltre che sul rispetto”.
Tuttavia,
in seguito alla comunicazione inviata dal Regno Unito, ha fatto
sapere che l’Ecuador è un paese sovrano e che “noi non siamo una
colonia britannica, ed i tempi delle colonie sono ormai finiti”.
Riguardo
all’asilo politico di Julian Assange, fondatore di Wikileaks,
Patiño ha informato che il suo Governo ha già preso una decisione
che sarà annunciata giovedì 16 agosto alle 7:00 locali (12:00 GTM).
Assange,
di 41 anni, si è rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana di Londra
il 19 giungo per evitare l’estradizione in Svezia, dov’è
accusato di abuso sessuale e violenza.
L’ australiano
sostiene che la Svezia potrebbe essere una tappa intermedia prima
della sua consegna agli Stati Uniti, dov’è indagato per presunto
spionaggio in seguito alla diffusione sul suo portale di informazioni
riservate del Dipartimento di Stato e di documenti sulle guerre in
Iraq ed Afghanistan, reati per i quali teme di essere condannato a
morte.
(Traduzione
Granma Int.)
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