Il 25 febbraio in Georgia ricorreva il 95°
anniversario della instaurazione del potere Sovietico. In quello stesso giorno
il Partito Comunista Unificato della Georgia (EKPG, la sigla in russo) ha
ricevuto un video messaggio contenente minacce di aggressione fisica. Dei
teppisti mascherati con delle torce in mano dichiarano la loro intenzione di
liquidare tutti coloro che sostengono la “sovietizzazione” e l'“occupazione” da
parte della Russia. Sono anche arrivate minacce a destinatari specifici, tra i
militanti del partito. La cosiddetta organizzazione “Forza Georgiana” ostenta
simboli e fraseologia fascisti e non nasconde di volere operare con metodi
terroristici.
Un video appello con lo slogan “Gloria agli eroi” (lo
stesso dei gruppi nazi-fascisti ucraini, ndt) è stato diffuso in risposta alla
dichiarazione del Partito Comunista Unificato in occasione dell'anniversario
del potere Sovietico. La dichiarazione dei comunisti ha invece ricevuto una
risposta positiva da parte dell'opinione pubblica, il che ha rappresentato la
causa della rapida organizzazione della provocazione. E in risposta ad essa,
per l'intero giorno nella rete sociale si è assistito a un'ininterrotta
manifestazione di condanna dell'apparizione di giovinastri fascisti sul
Prospetto Rustaveli e nello spazio internet.
E' noto che dall'estate scorsa sono stati
organizzati alcuni gruppi di teppisti che si propongono di terrorizzare la
società, di impedire la crescita delle forze progressiste in un contesto di
presa di coscienza da parte della popolazione. Il più potente e numeroso di
questi gruppi è la cosiddetta “Forza Georgiana”. I suoi aderenti sono
addestrati da militari professionisti e atleti e sono formati da ideologi con
esperienza. E hanno una preparazione psicologica adeguata. Nello stesso tempo,
questi gruppi hanno una registrazione legale e hanno il sostegno delle
amministrazioni degli istituti superiori, che sono completamente controllati
dalle forze politiche radicali di destra, in poche parole dai servizi speciali
degli Stati Uniti. Le strade e i mezzi di trasporto della capitale, lo spazio
internet sono sempre più riempiti dalla propaganda di carattere nazionalista e
anticomunista. Si sta diffondendo rapidamente la piaga del fascismo,
soprattutto tra gli studenti.
Ancora una volta notiamo che la caratteristica distintiva, principale anche del
movimento appena creato è l'anticomunismo e l'antisovietismo, con una nota di
carattere russofobico tipica della Georgia.
Tale pratica si è diffusa solo da alcuni mesi. L'organizzazione “Zona Libera” -
ala giovanile del Movimento Nazionale Unito (ex partito di governo di
Saakashvili) –, conservando il proprio ruolo di principale strumento politico
filo-americano nell'attuale Georgia, si è rimodellata in una più potente, molto
più ampia e ancora più aggressiva e ben finanziata associazione terroristica.
Essa ora rappresenterà il pilastro non solo del Movimento Nazionale Unito, ma
di tutto lo spettro politico filo-americano.
Una prima azione pubblica con le torce in mano ai teppisti fascisti si è
svolta sul Prospetto Rustaveli, nel cuore di Tbilisi. Essa è stata intitolata
“Azione anticomunista”. L'appello a partecipare a questa iniziativa era stato
precedentemente distribuito nei mezzi pubblici, nella metropolitana, per le
strade e attraverso internet.
La seconda iniziativa -un'azione di carattere virtuale – ha avuto luogo il 25
febbraio, con esasperati contenuti ideologici e video anticomunisti.
Crediamo che l'emergere di gruppi terroristici e l'attivazione di una vasta
propaganda tra la gioventù allo scopo di diffondere la russofobia segni una
nuova aggressiva fase della lotta per il potere politico in Georgia. La nuova
fase è associata con la reale prospettiva di un cambiamento del panorama
politico in conseguenza delle elezioni parlamentari dell'ottobre di quest'anno.
Tutti i sondaggi indicano che, per la prima volta in tutta la storia
post-sovietica, gli americani potrebbero perdere il monopolio sul controllo dei
processi politici e sociali in Georgia – in un paese chiave della strategica
regione sud caucasica dal punto di vista della contrapposizione Russia-NATO.
Negli ultimi mesi in Georgia si è drasticamente deteriorata la situazione
sociale. In un contesto di inflazione sono stati tagliati i salari dei
dipendenti pubblici e dei lavoratori del settore privato. Nei giorni scorsi c'è
stato un grande sciopero dei minatori nella città di Tkibuli, che ha avuto una
larga eco.
Purtroppo, questi sviluppi sono strumentalizzati in particolare dalla destra
radicale, massicciamente finanziata in vista delle elezioni parlamentari, allo
scopo di destabilizzare la situazione. Disponendo di enormi risorse
finanziarie, dell'appoggio della televisione e di altri strumenti di
comunicazione e del sostegno aperto da parte dell'ambasciata degli Stati Uniti,
queste forze stanno preparando la rivincita fascista nel paese. Se si tiene
conte del forte calo di autorità della coalizione di governo e della sua
precarietà, questo sviluppo è del tutto verosimile.
Le autorità, perdendo il sostegno della popolazione, stanno perdendo
l'iniziativa e giocano sul terreno che viene imposto loro. Per questo, si
osserva una crescente russofobia e l'antisovietismo, non solo tra le forze di
destra, ma anche negli ambienti di governo della Georgia. Il 95° anniversario
dell'instaurazione del potere Sovietico in Georgia è trascorso nel segno
dell'anticomunismo e della russofobia più sfrenata. E proprio con questo
spirito che vengono rilasciate le dichiarazioni del primo ministro, del
presidente, dei ministri e degli altri rappresentanti di alto livello della
coalizione di governo “Sogno Georgiano”.
Non sorprende che, con la connivenza delle autorità e in un contesto di netto
peggioramento della situazione sociale, passino all'attacco forze radicali con
l'intenzione di organizzare rivolte e terrore aperto, nel caso che non possano
ottenere la rivincita con mezzi legittimi.
In presenza di condizioni adeguate un forte blocco di sinistra con la
partecipazione dell'EKPG e del partito “Georgia Neutrale”potrebbe facilmente
coprire lo spazio politico. Inoltre, se si disponesse di un minimo di risorse
materiali e si avesse accesso ai media elettronici, il blocco di sinistra
avrebbe tutte le possibilità di superare agglomerati politici, come il partito
di Burzhanadze (tra il 2007 e il 2008, presidente della Georgia,
ndt) e la cosiddetta
“Alleanza Patriottica”. Entrambe queste formazioni, in qualche modo, sono
percepite come forze politiche sostenitrici dell'amicizia con la Russia. Esse
approfittano della retorica “filo-russa” e “anti-americana”. Ma va certamente
notato che la loro retorica è alquanto confusa, e non corrisponde in alcun modo
alle aspettative dell'elettorato. Gli elettori della Georgia, i lavoratori, si
aspettano obiettivi chiaramente formulati, inequivocabili su due importanti
questioni: le relazioni russo-georgiane e la politica sociale. Il blocco di
sinistra con la partecipazione dell'EKPG e del partito “Georgia Neutrale” ha un
netto vantaggio in questo senso rispetto a tutte le altre forze politiche.
In poche parole, risulterebbe che i radicali di destra e le attuali autorità
potrebbero perdere il legittimo sostegno. Ecco perché è in preparazione da parte della macchina
americana, una soluzione di forza, terroristica e come fattore aggiuntivo di
deterrenza, in caso di fallimento, un meccanismo approntato per
l'organizzazione di un “majdan georgiano”.
E' probabile che, nel contesto di un relativo indebolimento delle forze di
sinistra, della scarsa credibilità delle forze cosiddette “filo-russe”, che in
precedenza avevano partecipato anch'esse alla campagna russofoba, della scarsa
autorità e incapacità delle autorità, i radicali di destra (il partito di
Saakashvili e i suoi alleati) siano in grado di neutralizzare la grande massa
dei lavoratori e ancora una volta conquistare il potere con le stesse modalità
che hanno caratterizzato lo scenario di Kiev.
Una “soluzione di forza” per terrorizzare la società e, in tal modo, impedire
la svolta a sinistra, che è in preparazione in tutto lo spazio
eurasiatico.
Tbilisi, 1 marzo 2016 - Dichiarazione
del Partito Comunista Unificato della Georgia
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Tratto da :
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