Fra l’Unione europea e Cuba «inizia una nuova fase storica». Lo
ha sottolineato l’alta rappresentante per la politica estera europea Federica
Mogherini venerdì, dopo la firma dell’Accordo per il Dialogo politico e la
cooperazione tra l’Ue e l’Avana. Questo documento conclude due anni di
negoziati per formalizzare, appunto, una nuova tappa nelle relazioni
bilaterali. E per mettere in cantina la cosidetta «posizione comune», adottata
dall’Unione nel 1996 sotto pressione di Washington, che vincolava le relazioni
politiche e commerciali europee al «rispetto dei diritti dell’uomo» nell’isola
caraibica. Mogherini l’ha detto chiaramente, alla conclusione dell’accordo: «De
facto è la fine della “posizione comune”». I prossimi passi consistono nel far
approvare questa misura dal Consiglio europeo «in parallelo» al processo di
ratifica del documento firmato all’Avana.
Cosciente che la normalizzazione delle relazioni tra Cuba e gli
Stati Uniti, iniziata a dicembre del 2014, avrebbe permesso agli Usa di
guadagnare terreno in un territorio dove l’Europa ha consistenti interessi
economici – è il secondo socio commerciale dell’isola dopo il Venezuela
concorrendo con quasi il 22% dei flussi di importazione e esportazione –
Mogherini era scesa in campo proprio un anno fa per accelerare le trattative
con l’Avana che si trascivano sotto il peso della questione dei diritti umani
sollevata soprattutto da alcuni paesi del Nord Europa. In questo lasso di tempo
è stato possibile trovare una formula di accordo in modo che siano messi da
parte i condizionamenti imposti dalla “posizione comune” – peraltro ignorata da
19 Paesi europei, Italia compresa, che hanno già stabilito relazioni bilaterali
con Cuba- proprio una settimana prima della «storica» visita all’Avana del
presidente Barack Obama.
I tempi stringono, dunque. Lo ha detto chiaramente Mogherini
riferendosi alla ratifica del documento siglato venerdì: «Non posso dare una
data precisa, ma posso assicurare che procederemo rapidamente…Siamo tutti
entusiasmati dalla possibilità di migliorare le relazioni tra Unione europea e
Cuba, promuovere il dialogo e la cooperazione per uno sviluppo sostenibile, i
diritti umani e la democrazia, in modo da accompagnare il processo di
attualizzazione dell’economia e della societa cubana in corso nell’isola», ha
assicurato la responsabile della diplomazia europea.
Mogherini si è espressa chiaramente anche riguardo alla
questione dell’embargo unilateralmente imposto a Cuba più di cinquant’anni fa
dagli Stati Uniti: «Siamo d’accordo – ha affermato – che è totalmente obsoleto.
Il blocco (economico, finanziario e commerciale) è una misura che appartiene a
un altro secolo. Oggi le priorità sono il dialogo e la cooperazione e dunque
l’embargo è un ostacolo che deve finire. I suoi effetti extraterritoriali sono
illegali. La posizione dell’Unione europea è chiara: abbiamo la necessità che
le imprese europee non siano penalizzate».
Mogherini si è incontrata successivamente col presidente Raúl Castro col quale ha concordato la volontà di continuare a lavorare per «il rafforzamento» delle relazioni bilaterali «sulla base di eguaglianza, reciprocità e rispetto mutuo». Sia col presidente cubano che con il ministro degli esteri Bruno Rodríguez, la responsabile della diplomazia europea ha affrontato anche temi di politica internazionale, dalla crisi migratoria in Europa alla delicata fase in corso in America latina.
Mogherini si è incontrata successivamente col presidente Raúl Castro col quale ha concordato la volontà di continuare a lavorare per «il rafforzamento» delle relazioni bilaterali «sulla base di eguaglianza, reciprocità e rispetto mutuo». Sia col presidente cubano che con il ministro degli esteri Bruno Rodríguez, la responsabile della diplomazia europea ha affrontato anche temi di politica internazionale, dalla crisi migratoria in Europa alla delicata fase in corso in America latina.
Poste dunque le basi per «voltare pagina», L’Unione europea ha
deciso di fornire al governo cubano un ulteriore aiuto di 10 milioni di euro
«per lo sviluppo dell’isola».
Lo ha annunciato all’Avana il commissario europeo allo sviluppo
Neven Mimica: il quale ha informato che 7,7 milioni saranno finalizzati alla
modernizzazione economica dell’isola nei settori dell’ amministrazione pubblica
e del fisco. Un altro settore di grande interesse per l’Europa è quello del
turismo: proprio ieri, infatti, il governo ha informato che nei primi due mesi
dell’anno sono giunti nell’isola un milione di turisti, con un incremento del
quasi 30% rispetto allo scorso anno. La corsa agli investimenti nell’isola si
fa infatti serrata. Ieri è circolata la notizia che almeno tre grandi compagnie
nordamericane, la AT§T Inc, Starwood Hotels e Marriott International Inc sono
in piene trattative per concludere accordi nell’isola prima della visita di
Obama
Roberto Livi L’AVANA
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