lunedì 28 marzo 2016

Le invenzioni di Obama nella sua visita a Cuba / Las invenciones de Obama en su visita a Cuba.



Omar Pérez Salomón

Vari scivoloni ha commesso  il presidente Barack Obama nella sua visita a Cuba che derivarono in opinioni critiche  tanto dentro come fuori di Cuba. Alcune di esse  le espongo di seguito. Un tema ricorrente in tutte le allocuzioni fu il relazionato per l'accesso ad Internet nel nostro paese. Ed in questo come in altri fu molto semplicista e lontano della realtà.
Lo ha detto il canale di televisione ABC News che Google ha un accordo per cominciare a stabilire più accesso a Wi-Fi e banda larga nell'isola, questione che gli stessi dirigenti di Google si sono incaricati  di smentire, quando manifestarono che stanno esplorando possibilità addizionali per aumentare e migliorare l'accesso ad Internet in Cuba, ma questi sono primi passi.

È certo che Google esporrà alcuni dei suoi prodotti come Cardboard e Chromebooks nel progetto culturale liderado per l'artista plastico Alexis Leyva Machado, Kcho, nel quartiere  El Romerillo dell’ L'Avana; ma non si conosce di nessun altro accordo fino al momento.
Malgrado che nella sua comparizione nel Gran Teatro dell’ Avana, Alicia Alonso, davanti a rappresentanti della Società Civile Cubana, dicesse: "Riconosciamo che ogni paese, ogni popolo, deve tracciare la sua propria strada, e dare forma al suo proprio modello", nelle visite che hanno realizzato funzionari del suo governo ed impresari statunitensi del settore delle tecnologie, sono stati una costante i tentativi di dirci come dobbiamo procedere per sviluppare le tecnologie dell'informazione e la comunicazione nel nostro paese, ovviando che Cuba ha una strategia di sviluppo definita e propria.
Le telecomunicazioni in Cuba sono diventate una ossessione per l'attuale governo statunitense, a tale punto che è l'unico settore dove è permesso alle imprese di questo paese fare quasi di tutto, eccetto vendere impianti di alta tecnologia. Perché sarà così?.

Nel Gran Teatro ha espresso  che

“Sono venuto qui per seppellire l'ultimo spiraglio della Guerra Fredda nel continente americano.”

(..)

"dall'inizio del mio mandato, ho sollecitato ai paesi del continente americano a lasciare dietro le battaglie ideologiche del passato."


Tuttavia tutti sappiamo che gli USA lanciano l'offensiva della destra che pretende di chiudere coi governi progressisti del Venezuela, Ecuador, Bolivia, Argentina ed altri, attraverso la guerra economica, colpi di Stato basati nella teoria del colpo soave, e con l'utilizzo dell'oligarchia di quei paesi.
Considero che ingannò sé stesso - perché qua  nessuno  lo  ha creduto quando espose in questa citazione:

"Perché in molti sensi, Stati Uniti e Cuba sono come due fratelli che sono stati senza comunicare per anni.”

Un fratello non pretende mai di divorarsi né distruggere all'altro;  è come portare alla minima espressione una controversia storica che dura già da 200 anni dove la parte peggiore  l’ ha avuta il paese cubano.

Facendo allusione alle bontà della democrazia statunitense segnalò : "i lavoratori possono organizzarsi e la gente comune ha voce." Allora, perché solo meno di un 15 percento dei lavoratori in USA sono sindacalizzati?, o è che Obama non conosce questo ?

Non lo consigliarono bene nel dire :

"Prendiamo differenti passi nel nostro appoggio al paese del Sudafrica per finire con l'apartheid",

perché risulta un grave errore storico collocare in un stesso piano la contribuzione cubana nella sconfitta dell'Apartheid, e la carta giocata dai governi nordamericani che appoggiarono ed incoraggiarono per anni  quell’ infame regime.

Allo stesso modo non credo giusto equiparare l'apporto realizzato da Cuba nel processo di pace in Colombia e nell’affrontare Ébola in Africa Occidentale, con quello realizzato dagli  l'USA. Nel primo è conosciuto che il governo del vicino  Nord aiutò con armi ed attraverso le sue basi militari a vari governi colombiani e bande paramilitari. Credo che molto poco ha apportato per la pace in quel paese. Nel secondo caso, gli statunitensi apportarono  più militari che medici. Tuttavia il presidente Obama la pensava in altro modo quando ha detto :

"Ma oggigiorno, gli statunitensi ed i cubani stanno seduti insieme nel tavolo di negoziazione, e stiamo aiutando i colombiani a risolvere una guerra civile che striscia da decadi.".

"L'anno scorso, i lavoratori sanitari statunitensi e forze militari USA lavorarono spalla a spalla coi cubani per salvare vite e porre fine all'ébola in Africa Occidentale."

Come ha detto un giornalista della televisione cubana, il suo discorso va da una parte ed i fatti e la realtà per un altra.




Varios deslices cometió el presidente Barack Obama en su visita a Cuba, que derivaron en opiniones críticas tanto dentro como fuera de Cuba. Algunos de ellos los expongo a continuación.
Un tema recurrente en todas las alocuciones fue el relacionado con el acceso a Internet en nuestro país. Y en este al igual que en otros fue muy simplista y alejado de la realidad.
Le dijo al canal de televisión ABC News, que Google tiene un acuerdo para comenzar a establecer más acceso a Wifi y banda ancha en la isla, cuestión que los mismos directivos de Google se encargaron de desmentir, cuando manifestaron que están explorando posibilidades adicionales para aumentar y mejorar el acceso a Internet en Cuba, pero estos son primeros pasos.
Es cierto que Google expondrá algunos de sus productos como Cardboard y Chromebooks en el proyecto cultural liderado por el artista de la plástica Alexis Leyva Machado, Kcho, en el barrio habanero de El Romerillo; pero no se conoce de ningún otro acuerdo hasta el momento.

A pesar de que en su comparecencia en el Gran Teatro de La Habana, Alicia Alonso, ante representantes de la Sociedad Civil Cubana, dijera que, “Reconocemos que cada país, cada pueblo, debe trazar su propio camino, y darle forma a su propio modelo, en las visitas que han realizado funcionarios de su gobierno y empresarios estadounidenses del sector de las tecnologías, ha sido una constante los intentos de decirnos cómo debemos proceder para desarrollar las tecnologías de la información y la comunicación en nuestro país, obviando que Cuba tiene una estrategia de desarrollo definida y propia.
Las telecomunicaciones en Cuba se han vuelto una obsesión para el actual gobierno estadounidense, a tal punto que es el único sector donde se le permite a las empresas de ese país hacer casi de todo, excepto vender equipos de alta tecnología. ¿Por qué será?.
En el Gran Teatro expresó que:

“He venido aquí para enterrar el último resquicio de la Guerra Fría en el continente americano.”
(…)
“desde el inicio de mi mandato, he instado a los pueblos del continente americano a dejar atrás las batallas ideológicas del pasado”.

Sin embargo todos sabemos que EE.UU. lidera la ofensiva de la derecha que pretende acabar con los gobiernos progresistas de Venezuela, Ecuador, Bolivia, Argentina y otros, a través de la guerra económica, golpes de Estado basados en la teoría del golpe suave, y con la utilización de la oligarquía de esos países.
Considero que se engañó a sí mismo – porque aquí nadie se lo cree – cuando expuso en esa cita :

“Porque en muchos sentidos, Estados Unidos y Cuba son como dos hermanos que han estado incomunicados durante años.”

Un hermano no pretende jamás tragarse ni destruir al otro; es como llevar a la mínima expresión un diferendo histórico que dura ya  200 años donde la peor parte la ha tenido el pueblo cubano.
Haciendo alusión a las bondades de la democracia estadounidense señaló, “los trabajadores se pueden organizar y la gente de a pie tiene una voz”. Entonces, ¿por qué solo menos de un 15% de los trabajadores en EE.UU. están sindicalizados?, ¿o es que Obama no conoce eso?

No lo asesoraron bien al decir,

“Tomamos diferentes pasos en nuestro apoyo al pueblo de Sudáfrica para acabar con el apartheid”,
porque resulta un grave error histórico colocar en un mismo plano la contribución cubana en la derrota del Apartheid, y el papel jugado por los gobiernos norteamericanos que apoyaron y alentaron por años a ese oprobioso régimen.
De la misma manera no creo justo equiparar la aportación realizada por Cuba en el proceso de paz en Colombia y en el enfrentamiento al Ébola en África Occidental, con lo realizado por EE.UU. En el primero es conocido que el gobierno del vecino del Norte ayudó con armas y a través de sus bases militares a varios gobiernos colombianos y a bandas paramilitares. Creo que muy poco ha aportado a la paz en ese país. En el segundo caso, los estadounidenses tributaron más militares que médicos. Sin embargo el presidente Obama piensa de otra manera cuando indicó:

“Pero hoy día, los estadounidenses y los cubanos están sentados juntos en la mesa de negociación, y estamos ayudando a los colombianos a resolver una guerra civil que se arrastra desde hace décadas.”.
“El año pasado, los trabajadores sanitarios estadounidenses –y las fuerzas militares de EE. UU.– trabajaron hombro a hombro con los cubanos para salvar vidas y acabar con el ébola en África Occidental”.

Como dijera un periodista de la televisión cubana, su discurso va por un lado y los hechos y la realidad por otro.


Tratto da : 



Ci scusiamo per errori di traduzione

Immagini inserite da redazione blog tratte da rete internet .


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