da Radio
Nacional de Venezuela
Il 4 febbraio del 1992 è il
giorno in cui si è verificata un’insurrezione Civico-Militare sviluppatasi
simultaneamente nelle principali città centro-occidentali del paese.
Ai comandanti responsabili
delle operazioni – Hugo Chávez, Francisco Arias Cárdenas, Yoel Acosta Chirinos,
Jesús Urdaneta e Miguel Ortíz Contreras – si unirono al movimento militare 14
maggiori, 54 capitani, 67 tenenti, 65 sottufficiali, 101 sergenti di truppa e
2.056 soldati.
Inoltre, piccoli gruppi di
civili provenienti da diverse organizzazioni della sinistra venezuelana
parteciparono all’azione.
L’Operazione Zamora, insieme
alla successiva insurrezione del 27 novembre dello stesso anno, segnò il punto
più alto raggiunto dalle lotte sociali e politiche del periodo 1989-1993.
Sebbene il Comandante Hugo
Chávez fu catturato e imprigionato, il 4 di febbraio accese nel popolo una
poderosa fiamma che lo fece destare dinanzi alla corruzione e all’indolenza di
una borghesia che non governava per il bene del patria, ma esclusivamente per
rimpinguare i propri conti bancari.
La ribellione del 4 febbraio è
semplicemente la culla di una rivoluzione – quella bolivariana- che ha
restituito dignità e diritti ad un popolo che per 40 anni è stato maltrattato,
umiliato e massacrato senza alcuna pietà.
Di seguito le 10 frasi e riflessioni più importanti del nostro
Comandante Eterno, Hugo Chávez, sulla ribellione civico-militare del 4 febbraio
1992:
1. «Compagni: purtroppo, per
adesso, gli obiettivi da noi stabiliti non sono stati raggiunti». (4 febbraio
1992)
2. «Io, davanti al paese e
davanti a voi, mi assumo la responsabilità di questo movimento militare
bolivariano». (4 febbraio 1992)
3. «Giuro davanti a Dio, giuro
davanti alla patria, giuro davanti al mio popolo che su questa moribonda
Costituzione (del 1961) promuoverò le trasformazioni democratiche necessarie
affinché la nuova Repubblica abbia una Magna Carta adeguata ai nuovi tempi. Lo
giuro». (Investitura di Chávez 2 febbraio 1999)
4. «La ribellione del 4
febbraio è stata una necessità storica; il Venezuela non aveva vie d’uscita,
abbiamo dovuto scuotere la patria, solo attraverso la rivoluzione potemmo
uscire dall’abisso in cui eravamo precipitati». (4 febbraio 2005)
5. «Se non si fosse verificato
il 4 febbraio, noi non saremmo qui. Il 4 di febbraio è il padre della
Rivoluzione Bolivariana». (4 febbraio 2011)
6. «La rivoluzione che ha avuto
inizio con la rivolta popolare del 27 febbraio 1989 ed è proseguita con le
ribellioni militari del 4 febbraio e del 27 Novembre 1992, ha innescato un
lungo e complesso processo di organizzazione e di accumulazione di forze che
hanno reso possibile la splendida sintesi del 6 dicembre del 1998». (4 febbraio
2011)
7. «Questo è un giorno storico,
un giorno di dignità patria». (4 febbraio 2012)
8. «Non immaginate quanto ci
hanno ispirato la Rivoluzione Cubana e la Rivoluzione Sandinista». Con questa
affermazione il Comandante Chávez ha voluto rendere omaggio a tutti i
contributi che le rivoluzioni latinoamericane hanno apportato all’ideale
bolivariano. (4 febbraio 2012)
9. «La strada era quella,
ragazzi, la storia ci assolverà, la storia ci ha dato ragione». Atto di
commemorazione della ribellione del 4-F. (4 febbraio 2012)
10. «Quei Generali – i vecchi
comandanti militari che massacrarono il popolo – mai più torneranno ad esistere
in Venezuela. Da ora in avanti avremo Generali, Ammiragli, ufficiali e truppe
rivoluzionarie, antimperialiste, socialiste e chaviste, perché fa più male alla
borghesia e all’imperialismo». (4 febbraio 2012)
[Trad.
dal castigliano per ALBAinformazione di
Fabrizio Verde]
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