Complice
di Posada Carriles ribadisce il suo
appoggio al candidato Capriles
Ricardo
Koesling (il dirigente del partito politico Piedra che aveva
dichiarato che “ai sostenitori di Chavez li manderemo via con il
piombo, i colpi, a calci o in qualsiasi altro modo” proclamando che
continua ad appoggiare il candidato della destra Henrique
Capriles Radonski), è il capo della mafia cubano americana di
Miami a Caracas e rappresenta in Venezuela la rete terrorista di Luis
Posada Carriles.
Isterico,
dopo l’annuncio della rottura di Piedra con la formazione di
Capriles Radonski, Koesling, che dice di essere ancora il segretario
delle finanze ed avvocato del gruppo, ha espresso la sua rabbia
durante un’intervista a Radio Caracas.
Koesling
è associato al terrorismo cubano americano fin dagli anni settanta.
Fu complice della fuga di Luis Posada Carriles dal carcere di San
Juan de los Morros, nel 1985, mentre collaborava ad alto livello con
il Governo di Jaime Lusinchi.
Il
12 aprile 2002, a Caracas, Ricardo Koesling fu tra coloro che
diressero l’assalto all’ambasciata cubana durante il colpo di
Stato contro Chávez, insieme a Salvador Romaní, che si trova
attualmente in asilo politico a Miami con la compiacenza del
Dipartimento di Stato. In questo stesso atto di terrorismo contro i
rappresentanti diplomatici cubani, partecipò attivamente l’attuale
candidato della destra Henrique Capriles Radonski, allora sindaco del
municipio di Baruta.
Koesling
appartiene alla stessa rete cubano americana del terrorista Francisco
Pimentel, complice degli attentati de L’Avana nel 1997, ed Hermes
Rojas, artefice delle torture insieme a Posada ad El Salvador.
Tra
le relazioni di Koesling a Caracas ci fu sporadicamente Henry López
Sisco, che attualmente si trova in asilo politico in Costarica.
Torturatore ed assassino della polizia segreta durante
l’amministrazione di Carlos Andrés Pérez, vecchio sbirro che
diresse le riunioni che si svolsero tra i rappresentanti della
polizia del governo di Carlos Andrés Pérez e Manuel Contreras, il
capo della DINA di Pinochet, nell’agosto del 1975.
Nel
circolo dei legionari di Koesling, bisogna segnalare inoltre il
golpista Alejandro Peña Esclusa, oggi capo di UnoAmerica,
l’organizzazione fascista latinoamericana promossa da ex militari
dell’Operazione Condor e complice di azioni terroriste. Peña
Esclusa continua ad essere accusato di possesso illegale di esplosivi
dopo le denunce del terrorista di El Salvador
Francisco “El Panzón” Chávez Abarca.
A
Miami, la truppa mafiosa di Capriles Radonski
Dopo
il trionfo di Hugo Chávez e della sua Rivoluzione, la mafia di Miami
che per decenni ha eseguito i piani della CIA per destituire la
Rivoluzione Cubana, se è ampliata con un banda di venezuelani che
hanno fatto dell’opposizione al Presidente il loro affare. Come lo
fecero a partire dal 1959 i complici della dittatura di Fulgencio
Batista, con l’appoggio aperto o occulto delle varie
amministrazioni nordamericane che si sono susseguite.
Alla
fine di febbraio del 2009, su iniziativa di Posada e di Ángel de
Fana Serrano, si riunirono pubblicamente a Miami terroristi e mafiosi
cubano americani con golpisti venezuelani guidati da Patricia Poleo e
militari venezuelani traditori. De Fana partecipò nel 1997 nel
complotto dello yacht La Esperanza, gestito dalla FNCA,
organizzato da Posada ed auspicato dalla CIA che condusse un gruppo
di terroristi verso la Isla Margarita per commettere un attentato
contro la vita di Fidel.
Si
trovava in prima fila nella suddetta riunione cospirativa, Patricia
Poleo, profuga della giustizia venezuelana a causa della cospirazione
per il vigliacco assassinio del procuratore Danilo Anderson. Al suo
fianco si trovava colui che fece da aiutante a Pedro Carmona nel
colpo di Stato contro il presidente Chávez nel 2002, il colonnello
dell’esercito Gustavo Díaz.
Si
fecero vivi anche il capitano traditore della Guardia Nazionale
Javier Nieto Quintero, vincolato nel 2004 ad un caso di paramilitari
colombiani, ed il tenente José Antonio Colina Pulido, responsabile
degli attentati con esplosivi contro gli uffici diplomatici di Spagna
e Colombia a Caracas nel 2003.
A
questa truppa si sommava l’ex commissario della Direzione dei
Servizi di Intelligence e Prevenzione (DISIP) Joaquim Chaffardet,
anch’egli con base in Florida, nella cui casa furono ritrovati a
marzo del 2009 alcuni esplosivi oltre a materiale vincolato con il
caso dell’attentato contro l’aereo di Cubana de Aviacion
distrutto in pieno volo nel 1976.
Da
allora sono giunti a Miami molti altri delinquenti, corrotti,
profughi, come Guillermo Zuloaga, ex presidente del canale di notizie
Globovisión, e Raúl Díaz Peña, complice profugo di Colina Pulido.
Questa
confraternita di criminali con la quale si identifica Koesling,
costituisce oggi l’appoggio poco invidiabile del quale dispone in
territorio nordamericano il candidato dell’opposizione alla
Rivoluzione Bolivariana.
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